Ristoratori commercianti e industrie con il fiato sospeso. Il governo sta valutando di dichiarare l’Italia zona rossa o arancione durante le feste di natale e Zaia dice allora ci vogliono i ristori in misure proporzionale alle perdite. Dopo i 26 morti di ieri oggi il Veneto registra 165 vittime: un altro triste primato che va letto però tenendo conto del ritardo con cui sono stati registrati i decessi di ieri. Rimangono comunque sempre numeri che non accennano a segnare la fine dell’epidemia, i nuovi contagi infatti sono 3.320.
Zaia, conferenza stampa 15 dicembre
Nelle ultime 24 ore 16.800 tamponi+35.800 rapidi (totale oltre 52.000), i positivi sono il 6,30%, +3.320. A oggi in Veneto ci sono 92.690 positivi.
I ricoverati sono 3.324, 57 in più. A marzo la punta fu di 2068. Le terapia intensive sono invariate. I decessi sono 165, probabilmente molti di quelli non caricati nelle 24 ore precedenti. 8799 i dimessi finora.
“La situazione è pesante” afferma il Governatore Zaia. “I ricoveri sono molti. Qui stiamo parlando di oltre tremila pazienti complicatissimi e di una patologia contagiosa. Ieri ho incontrato i sindaci, abbiamo concordato che il problema c’è, per adesso non faremo scelte autonome perché è partita un’interlocuzione delle Regioni con il Governo per capire quali misure adottare. Cerchiamo di non procedere in ordine sparso.
Noi i provvedimenti con le ordinanze li abbiamo preso anche recentemente e ci siamo assunti le nostre responsabilità. Il tema degli assembramenti è nazionale, non è un problema solo del Veneto. E io non sono ostile alle restrizioni che Roma provvederà, le avrei prese anche io come ho già fatto, purtroppo con zero ristori per le chiusure. Adesso vedo che il Governo e i ministri stanno discutendo, capisco che il tema è nazionale, dobbiamo fare squadra”
I ristori
“Tutti concordano con il dire che il problema c’è. Il tema che allinea tutti è quello dei ristori. Per ora non faremo nuove scelte, siamo in attesa anche delle decisioni nazionali. Sono convinto che in una situazione come questa delle misure ci vogliono”
Zaia sui Vaccini
“Noi siamo qui che preghiamo che arrivino i vaccini: sarebbe un raggio di sole in questa tragedia. Secondo voi gli amministratori si candidano per contare i morti? Nelle case di riposto sta andando anche peggio che in primavera, nonostante i protocolli. Ma io me la aspettavo una seconda ondata del genere” conclude Zaia.