Nello scontro tra il governo e le regioni sul covid vi è anche la scuola. Anche sulla scuola la posizione della regione veneto è diversa da quelle del governo Conte. Luca Zaia ammette non avere mano libera.
Il Governatore ha confessato che stava preparando un provvedimento per fare alternanza scuola in aula e seguire le lezioni on line al 50%, in parte in aula e in parte a casa on line.
La scuola
La nuova organizzazione avrebbe dovuto partire lunedì ma Zaia si è permesso di prendersi la licenza di iniziare mercoledì 28 ottobre e dare un po’ di tempo all’organizzazione della dottoressa Carmela Palumbo, dirigente dell’ufficio scolastico regionale.
Le disposizioni saranno in vigore fino al 24 Novembre. I posti in presenza per le scuole professionali, che sono circa 20.00, dovranno essere dedicati ai laboratori.
Le parole di Luca Zaia
“Il tema della scuola l’ho posto io a livello nazionale. Non capisco perchè è stato deciso che devono decidere le regioni, e però è già stato deciso che se la regione devono chiudere al 75%.
Dal 28 ottobre fino al 24 novembre le scuole superiori statali e paritarie adotteranno la didattica a distanza con criteri di rotazione fra le classi. La Dad deve essere utilizzata per non meno del 75%. Vale questa norma per circa 200 mila ragazzi.
Le matricole, quelli dei primi anni delle superiori, potrebbero essere tenuti a scuola, ma saranno i dirigenti scolastici a decidere, ho fiducia in loro. Sempre garantita la didattica in presenza agli alunni con disabilità certificata».