Manca un punto e mezzo percentuale al Veneto per finire in zona gialle e siamo agli sgoccioli anche con il terzo parametro avverte Luca Zaia e spiega perchè condivide la cancellazione dei pan e vin
“Siamo in una fase nella quale carichiamo più pazienti. O meglio abbiamo più ingressi delle uscite dall’ospedale. Tipica fase acuta, nella quale a breve non abbiamo sentore di inversione di tendenza. Abbiamo un tasso dell’occupazione delle terapie intensive del 12,8%. Quindi. L’incidenza ha già superato il 150. È già da zona gialla. le terapie intensive sono da zona gialla: 12,8 vuol dire che è già sopra 10; che è zona gialla. Ci resta ancora un parametro al quale siamo appesi per restare in zona bianca. È l’area medica, dove l’occupazione è 13,7%. Ci manca cioè 1,3 per andare al 15, che va a zona gialla.” Ha iniziato così la conferenza stampa di oggi Luca Zaia.
“Penso che il bollettino di venerdì si possa riservare, salvo arresti dell’infezione con dimissioni ciclopiche; purtroppo ci riserverà la classificazione del lunedì prossimo di zona gialla. ”
Zaia: “Siamo agli sgoccioli anche col terzo parametro”
“Non voglio star qui a dire che saremo zona gialla. Però ho l’obbligo di dirvi che ormai siamo agli sgoccioli anche col terzo parametro. Se la bottiglia mezza vuota è il fatto che abbiamo migliaia di persone ricoverate, il fatto che comunque abbiamo gli ospedali che cominciano a sentire la pressione, e il fatto è che questi son pazienti complicati e questi ci inducono a ridurre alcune prestazioni ordinarie. Dall’altro lato la bottiglia mezza piena è rappresentato dal fatto che è innegabile che il vaccino stia facendo la sua funzione. ” ha detto Zaia.
Il veto sul ‘pan e vin’
Sul ‘pan e vin’ Zaia afferma: “Secondo me i sindaci che si stanno muovendo per il rispetto di alcune restrizioni, lo fanno a ragion veduta. Hanno assolutamente il mio sostegno. Io penso al ‘pan e vin’; tutti sanno che io sono un grande sostenitore dell’identità veneta e non manco mai di fare almeno 5-6 pan e vin la sera del pan e vin; però è pur vero che oggi le difficoltà dell’assembramento privo di mascherine e di protezione; aumenta la diffusione del virus.”