“I parametri sono da zona arancione e a questo punto chiede al Cts il parere se chiudere la scuole, visto che i dati sono in possesso del comitato tecnico scientifico. A preoccupare è il periodo di infettività più lungo della variante inglese”. Avverte Luca Zaia.
Il bollettino di oggi
I dati di oggi riportano 1254 casi in più di ieri, i totali positivi in questo momento sono 22 949 (+617 rispetto a ieri). Diminuiscono i ricoveri in ospedale, oggi sono 1379: di cui 1217 in area non critica, con una diminuzione di 30 persone. Mentre in terapia intensiva il dato è di 134 ricoverati, con una la aumento di 2 persone. I decessi sono 28.
Le dichiarazioni di Luca Zaia
“Se si guardano i dati del Veneto, noi tranne una giornata, dal primo gennaio ad oggi siamo sempre in calo. Se guardiamo invece i positivi vediamo che la percentuale sta pian piano aumentando. C’è preoccupazione. Primo perché dal punto di vista sanitario noi dobbiamo evitare di tornare a creare pressione ospedaliera.
Due perché con l’indice RT a 1 si ritorna arancioni. Ho chiesto ufficialmente che il CTS si esprima pubblicamente rispetto alla apertura delle scuole. Perché inutile aprire e poi fra un mese si piange perché c’è scappata di mano la situazione. O perché, oltre a chiedere ancora un sacrificio ai nostri operatori, dovremmo cominciare anche a caricare qualche paziente e portarlo fuori regione”. Queste le parole di Luca Zaia.
Speriamo bene, purtroppo le scuole in questo momento meritano un’attenzione particolare