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ZES: Draghi da l’ok. Si comincia a sperare

E' stata approvata la ZES, una zona che dovrebbe attirare imprese investimenti e fornire posti di lavoro. Una notizia che sta rimbalzando negli ambienti della Confindustria Veneta suscitando entusiasmo

Il signor ZES, alias Vincenzo Marinese, presidente della Confindustria di Venezia Rovigo, ce l’ha fatta o meglio Mario Draghi lo ha ascoltato e ha mantenuto agli sgoccioli il suo impegno. Un decreto della presidenza del Consiglio dei Ministri ha istituito in queste ore la zona logistica semplificata veneta, balsamo sulle ferite di una comunità annichilita dai rincari del gas e dell’energia elettrica.

Dati statistici

Tradotto in numeri guida su 4861 ettari tra aree aeroportuali e zone industriali in 17 comuni tra Venezia e Rovigo dovrebbe portare a nuovi 177.000 posti di lavoro e attrarre 2milioni e 400 mila euro di investimenti offrendo alle aziende che andranno ad insediarsi agevolazioni fiscali e iter burocratici semplificati.

Vincenzo Marinese se ne è uscito nel 2019 durante l’assemblea Generale dell’associazione con questo progetto riscontrando che l’Italia e anche il Veneto ancora non riuscivano a ripartire dopo la crisi del 2008 mentre il resto del pianeta produceva PIL.

Erano gli anni in cui l’Italia aveva nel ministero per il sud una militante del movimento cinque stelle e l’impresa era apparsa a tutti impossibile, dato che il movimento non ha mai nascosto di ritenere che le zone depresse si trovano soltanto al sud.

Le aree ZES, il pensiero di Marinese

“Ma le aree depresse ci sono anche al nord” ha detto Marinese, che ha incluso nell’area che avrebbe potuto diventare ZES la zona industriale di porto Marghera che abbonda di siti abbandonati e degradati e fasce del Polesine. Luca Zaia chiese un parere alla Advisor di Intesa San Paolo che gli confermò gli stessi numeri su occupazioni e investimenti previsti e appoggiò il progetto. E ora si parte: proprio il governatore del Veneto ha annunciato che il prossimo step è l’insediamento del comitato di indirizzo che dovrà fornire strumenti e promozione dell’area.

Nel dettaglio questa zona in cui le agevolazioni dureranno 7 anni, rinnovabili per altri 7, comprende anche il distratto del vetro di Murano, dove le fornaci rischiano di spegnersi entro il mese. Tessera con l’aeroporto intercontinentale, Campalto, l’Arsenale e nel Polesine il distretto della giostra, quello agro-industriale e un polo di ricerca per le materie plastiche. “Negli altri paesi – ha spiegato il suo progetto Marinese – sono bastati 5 anni per far decollare una ZES. Nel Veneto ne basteranno meno, perchè le infrastrutture ci sono già.”

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