Zona gialla per il Veneto, entrano in campo i medici di base

Il Veneto rimane zona gialla, ma è in arrivo un'ordinanza anti assembramenti che di fatto renderà un po' più arancione la regione. Gli occhi sono puntati al 15 novembre, data dell'arrivo della curva. Luca Zaia non vuole ostacoli e in aiuto arriva il 50% dei medici di famiglia.

Zona gialla per il Veneto, Bolzano nel tunnel del Lockdown. Sospiro di sollievo nel mondo produttivo privato del Veneto.

Zona gialla per il Veneto

Per ora, il Veneto resta in zona gialla, mentre chi entra nel tunnel del lockdown è Bolzano che da domani passa in zona rossa dato che sono occupati il 99% dei posti letto da pazienti Covid.

Zaia si scaglia contro gli assembramenti

Luca Zaia è furioso però contro gli assembramenti dello scorso fine settimana e ha annunciato un ordinanza anti-assembramenti e che andrà in vigore da venerdì. Per gli assembramenti sulle spiagge e  piazze dello scorso fine settimana si vedranno gli effetti fra 10 giorni e potrebbero compromettere una situazione che, secondo le proiezioni, poteva migliorare .

Nuove misure per i medici di base

Per il 15 novembre infatti si attende che la linea crescente del grafico che indica il trend dei contagi cominci a curvarsi. Intanto la battaglia della regione con i medici di base comincia ad ottenere risultati e in queste ore si può già richiedere il tampone rapido al medico di base.

Il medico che si lamenterà di non avere l’attrezzatura non avrà più scusanti da mercoledì, giorno in cui arriveranno le ultime scorte. Si tratta della partita di due milioni di test rapidi antigenici messi in campo dalla Protezione civile in tutta Italia. Il 50 % dei medici di famiglia, ossia 1775, farà i test.

Il problema era trovare il posto, alcuni si sono raggruppati, altri si sono organizzati con un camper con il drive in o con gazebo. Tuttavia  rimane il problema del costo, ossia 18 euro al tampone, che Zaia dice di non avere.

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