1° Giornata dell’Autonomia: opportunità e contrasti

La 1° Giornata dell'Autonomia a Venezia ha riunito leader politici e accademici per discutere opportunità e sfide legate all'autonomia regionale del Veneto

Oggi Venezia ha ospitato la “1° Giornata dell’Autonomia”, un evento significativo per la Regione del Veneto, dedicato alla promozione dell’autonomia regionale e al cambiamento culturale verso l’efficienza.

Opportunità e minacce alla 1° Giornata dell’Autonomia

Il presidente della Regione, Luca Zaia, ha aperto l’incontro sottolineando l’importanza delle idee rispetto ai fondi economici, affermando che l’autonomia rappresenta una grande opportunità per migliorare la gestione e i servizi ai cittadini. Zaia ha specificato che non si tratta di una secessione dei ricchi, ma di un’opportunità di acquisire competenze su nove materie e di ridurre le catene decisionali per aumentare l’efficienza.

L’evento ha visto la partecipazione di importanti figure politiche e accademiche, tra cui il ministro Calderoli e la senatrice Maria Elisabetta Alberti Casellati, oltre a esperti in diritto costituzionale. I relatori hanno messo in evidenza come l’autonomia possa contribuire a una gestione più coerente della spesa pubblica e a un miglioramento dei servizi, specialmente per le province come Belluno, che si sentono schiacciate tra territori a statuto speciale.

Critiche e contrasti politici

Tuttavia, non sono mancate le critiche. Vanessa Camani, capogruppo del Partito Democratico, ha definito l’evento come un’autocelebrazione priva di prospettive reali. Secondo Camani, i discorsi erano caratterizzati da toni divisivi e non hanno fornito soluzioni concrete per le sfide attuali della regione. Anche i rappresentanti di Lega – LV, Silvia Cestaro e Giovanni Puppato, hanno espresso un’opinione contrastante, sottolineando che l’autonomia rappresenta un’opportunità fondamentale per il bellunese e una risposta alle specificità territoriali.

Marco Dolfin, consigliere regionale della Lega, ha ribadito che l’autonomia non è un privilegio, ma un diritto sacrosanto del Veneto, auspicando un percorso che favorisca una governance più vicina ai bisogni dei cittadini.

Questa prima giornata ha dunque messo in luce non solo le speranze legate all’autonomia, ma anche i contrasti politici esistenti, lasciando aperte le questioni sul futuro di questa aspirazione regionale.

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