Il Punto di Renzo Mazzaro: questa settimana l’autore italiano fa una riflessione sulla giornata del 25 aprile. A breve si celebra la ricorrenza e Mazzaro ci ricorda il suo significato. Le persone e le idee cambiano, i fatti restano a monito.
Giornata del 25 aprile
“Il 25 aprile, martedì prossimo, festeggiamo la liberazione dal fascismo e dal nazismo. Cioè ricordiamo quel 25 aprile 1945 quando gli alleati avevano sfondato la Linea Gotica e risalivano la penisola ricacciando indietro i tedeschi. Il Comitato di Liberazione Nazionale, il CLN, proclamò l’insurrezione armata nell’alta Italia.
Il CLN, era nato dopo l’8 settembre 1943, data fatidica in quanto era stato firmato dal governo italiano, che era in guerra con i tedeschi contro gli alleati, un armistizio separato contro gli alleati. Lì cominciò il periodo più angoscioso e confuso della storia del nostro paese, se non tragico. Perchè il governo, il re e Badoglio, generale e capo del governo, scappano.
Ricorrenza storica
Fuggendo prima a Brindisi e poi a Malta, lasciano gli italiani e l’esercito senza nessuna direttiva. I tedeschi liberano Mussolini, lo portano in alta Italia. Insediano la Repubblica di Salò, Repubblica Sociale Italiana, ossia un governo fantoccio, dando inizio così alla guerra civile. Da un lato c’erano le formazioni partigiane del CNL, e dall’altra i fascisti della Repubblica di Salò con i tedeschi che occupavano il nostro paese.
Si tratta quindi di una guerra di liberazione nazionale. Questo ricordiamolo con noi il 25 aprile. È importante perchè nella guerra di liberazione, nasce la repubblica italiana. Ancor di più per il fatto che oggi al governo italiano siede un partito, ossia Fratelli d’Italia, che proviene da alleanza nazionale, che proveniva a sua volta dal movimento sociale alla cui guida c’era il segretario nazionale Giorgio Almirante che risiedeva anche nella Repubblica di Salò.
Significato attuale
Il collegamento è dunque inoppugnabile. Vero è che sono cambiate molte cose e che nel 2003 a Fiuggi, al Congresso di Alleanza Nazionale, il segretario di allora Fini fece un taglio netto con il passato. Proclamò che il fascismo è stato parte del male assoluto, e le leggi razziali sono state un infamia per il nostro paese. Però erano questi gli intenti di Benito all’epoca, e Adolfo. Cosa sarebbe successo ancora se avessero vinto loro?
Pace sepultis, come dicevano i latini, ossia lasciamo pace ai defunti. Ci poniamo delle domande da ricordare, le persone non sono più le stesse. Però i fatti non cambiano, durano nel tempo e soprattutto no vanno raccontati ad uso e favore di chi li racconta, a seconda della sua comodità e utilizzo.
Questo è il significato del 25 aprile. Nel Veneto inoltre tale ricorrenza si colora con un aspetto diverso, più leggero. È la ricorrenza di San Marco e non solo a Venezia, si regala il bocolo alle signore.
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