Evasione: un fenomeno diffuso nel servizio automobilistico di Actv, in particolare in alcune realtà.
Un problema che AVM deve affrontare è la lotta all’evasione, che è legata all’educazione civica e al rispetto della cosa pubblica. Il tasso di evasione è una voce rilevante nel bilancio di Actv, soprattutto nelle linee di terraferma e in particolare nel servizio extraurbano. Troppe, infatti, sono le persone senza biglietto e ciò va a scapito della qualità del servizio. Per ovviare a questo fenomeno sono state messe in atto campagne informative, una implementazione della rete di vendita e nuove tecnologie che facilitano al massimo l’acquisto dei titoli di viaggio in luoghi distanti dai rivenditori e negli orari di chiusura. Tra queste vi è l’AVM Venezia Official App, la nuova applicazione per smartphone che permette l’acquisto online dei titoli di viaggio del servizio automobilistico e dei biglietti turistici del servizio di navigazione. Nella Riviera del Brenta, dove l’evasione riguarda diverse categorie di utenti, la situazione dell’evasione è migliorata un po’: il tasso era abbastanza elevato e ora si sta gradualmente riducendo. Ce lo conferma Paolo Dalle Carbonare, Responsabile Area Operativa, che ci fa sapere che questo risultato si è ottenuto grazie all’assiduità dei controlli: la clientela, variegata e multietnica, non sempre capisce che bisogna pagare il dovuto per mantenere un certo tipo di servizio. Parliamo del problema anche con Roberto Bellemo, Responsabile del settore controlli e vendite, che ci dice che la percentuale di persone che non pagano il biglietto si aggira tra il 4 e il 5%, media che non tiene conto, però, di alcune realtà problematiche, come quella della Riviera, in cui l’evasione arriva al 10%. L’evasore tipo non esiste: i passeggeri pensano che tutti quelli che non validano il titolo di viaggio siano evasori, ma gli abbonati di solito non validano l’abbonamento, non esistendo una sanzione relativa a questa mancanza. I trasgressori sono sia occasionali, soprattutto perché hanno difficoltà a reperire i titoli di viaggio, sia recidivi, che non validano il titolo di viaggio abitualmente. I “furbetti” vengono puniti con una sanzione che si aggira sui 52 Euro, essendo una linea extraurbana, più il costo del biglietto.