Troppi giovani muoiono sulla strada: Anci lancia l’allarme

14 morti e 805 feriti nella fascia d’età 5-26 anni. I giovani si confermano la categoria più coinvolta negli incidenti stradali.

Capuis (Aci Venezia): “Aderendo alla campagna nazionale “This is my Street” invitiamo i giovani a diffondere, anche sui social, alcuni messaggi che invitano alla prudenza”. A Venezia l’Aci lancia “This is my Street”, la campagna nazionale per la Sicurezza stradale in collaborazione con la FIA (Federazione Internazionale de l’Automobile).

L’iniziativa

L’iniziativa dell’Automobile Club d’Italia è finalizzata ad incrementare la cultura della sicurezza nei più giovani per una mobilità sicura e sostenibile. A livello nazionale e mondiale, infatti, i giovani risultano i più coinvolti negli incidenti stradali. Oggi è fondamentale, quindi, creare i presupposti per far sì che i futuri utenti della strada siano in grado di adottare comportamenti più sicuri e consapevoli per la tutela della propria salute e di quella altrui.

Gli obiettivi

Quattro gli obiettivi principali della Campagna:

I partecipanti

I partecipanti a “This is my Street” sono invitati ad esporre sui propri social i cartelli dove sono riportate alcune frasi sulla sicurezza stradale, indirizzate alle Istituzioni ed alla collettività, per promuovere l’adozione di efficaci azioni d’intervento, come “Rispettiamo gli attraversamenti pedonali”,

“Questa è la nostra strada rispettiamola”; “Aiutaci a mantenere la Strada Sicura” “Non più vittime sulla strada. A Venezia gli ultimi dati sugli incidenti stradali elaborati da ACI e Istat, riportano nel 2019 2.467 incidenti con 67 morti e 3.412 feriti. Se prendiamo in considerazione la fascia di età 5-26 anni: 14 morti e 805 feriti. Tra i conducenti 7 morti e 480 feriti, tra i passeggeri e i pedoni rispettivamente 7 morti e 264 feriti e nessun morto e 61 feriti.

I giovani

“Siamo preoccupati per i giovani e le categorie vulnerabili – dichiara Giorgio Capuis, presidente dell’Automobile Club di Venezia – bisogna intervenire subito per contribuire ad arginare il grave fenomeno dell’incidentalità stradale. L’auto -rimane il principale mezzo di trasporto, ma aumenta il numero di chi, per muoversi in città, sceglie forme di mobilità dolce o micro mobilità elettrica. Anche per questo, ci deve essere, da parte di tutti – pedoni inclusi – il massimo rispetto delle regole, indipendentemente dal mezzo utilizzato, compresi biciclette elettriche e monopattini. Ma è, soprattutto, necessario prevedere la realizzazione di adeguate infrastrutture e percorsi dedicati”.

“Per quanto riguarda i giovani conducenti – conclude il Presidente dell’Automobile Club di Venezia – auspichiamo il consolidamento dell’esperienza di guida anche attraverso la partecipazione a corsi specifici di perfezionamento da seguire dopo aver ottenuto la Patente di guida”.

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