Arriva il braccialetto elettronico antistalking. Al via anche nella Provincia di Venezia l’utilizzo dei dispositivi elettronici per monitorare gli stalker.
Il Commissariato di Mestre, in collaborazione con la Divisione Anticrimine della Questura di Venezia, ha dato esecuzione alla prima ordinanza del Tribunale Ordinario per l’applicazione della misura cautelare supportata elettronicamente. Si tratta di un braccialetto elettronico applicato all’indagato, che consente di tracciare i movimenti del soggetto, con un trasmettitore del segnale GPS collegato alla vittima. Nel caso in cui lo stalker tornasse ad avvicinarsi alla vittima, scatta un allarme che avverte immediatamente le forze dell’ordine.
Braccialetto elettronico antistalking
Il primo caso di applicazione della misura, eseguita dai poliziotti del Commissariato, ha riguardato le condotte poste in essere da un cittadino egiziano residente a Venezia. Questo, terminata la relazione sentimentale con la compagna moldava residente a Mestre, ha iniziato ad adottare comportamenti violenti ed aggressivi quali pedinamenti, minacce di morte e disturbi notturni. Sia attraverso il cellulare che attraverso il campanello di casa.
L’attività di indagine intrapresa dal Commissariato di Mestre, a seguito delle varie denunce della donna, ha condotto l’autorità giudiziaria a vietare all’indagato di avvicinarsi alla vittima e a predisporre nei suoi confronti l’utilizzo del braccialetto elettronico antistalking.
La novità legislativa rappresenta un importante strumento di contrasto al fenomeno degli atti persecutori, agendo come forte deterrente per lo stalker. Gli avvicinamenti non passeranno più inosservati. Costituisce un’importante tutela delle vittime, che potranno contare su un pronto intervento per tutti quei comportamenti che impediscono di vivere in maniera serena.