CineWeekend: l’assassinio sul treno o i laureati precari?

Arrivano in sala, fra gli altri: “Assassinio sull’Orient Express”, “Smetto quando voglio: Ad honorem”, “Seven sisters”, “Happy end” e “Gli eroi del Natale”.

Torna nei cinema uno dei capolavori di Agatha Christie, e della letteratura “gialla” in generale: “Assassinio sull’Orient Express”, (QUI il trailer) diretto da Kenneth Branagh, che si è riservato un posto anche davanti alla macchina da presa, accanto a Johnny Depp, Michelle Pfeiffer, Willem Dafoe e Judy Dench, fra gli altri. Dove è uscito finora ha avuto un grande successo e si sta già lavorando a un ideale sequel. 

L’Italia risponde con “Smetto quando voglio: Ad honorem”, terzo e conclusivo capitolo delle gesta dei laureati più popolari del nostro cinema recente: dopo aver ideato una droga sintetica (in “Smetto quando voglio”) e collaborato con la polizia per fermare la diffusione di una nuova sostanza illegale (“Smetto quando voglio: Masterclass”), hanno una nuova, importante, missione da portare a termine. 

Con “Seven sisters”, invece, si fa un salto nel futuro, nel 2073, quando a causa della sovrappopolazione sulla Terra si è deciso di introdurre la politica del figlio unico, fatta applicare con il pugno di ferro dall’Ufficio guidato da Glenn Close, ma una donna – morendo di parto – ha messo al mondo sette gemelle (tutte interpretate da Noomi Rapace) che vivono simulando di essere una sola persona, fino a che una di loro scompare misteriosamente. 

Se amate il cinema d’autore non fatevi scappare l’ultimo lavoro dell’austriaco Michael Haneke, una delle star dei festival degli ultimi anni: in “Happy end” (con Isabelle Huppert e Jean-Louis Trintignant) racconta la vita di una famiglia benestante in una città – Calais, in Francia – considerata una sorta di giungla per immigrati.  

Infine, l’immancabile film d’animazione: “Gli eroi del Natale”, la storia della natività attraverso gli occhi di un asinello, una pecora e una colomba, ma ci sono anche tre cammelli e altri eccentrici animali del presepe, tutti all’inseguimento della cometa.

Exit mobile version