L’indagine annuale del Sole 24 Ore sulla qualità della vita assegna a Belluno il numero uno della classifica, in cui arretrano le “grandi” Milano e Roma.
Belluno conquista il vertice della graduatoria sulla qualità della vita, redatta per il 28/mo anno dal Sole 24 Ore, che vede nelle prime sette posizioni ben sei province alpine (oltre alla numero uno, Aosta, Sondrio, Bolzano, Trento e Verbano-Cusio-Ossola), a cui si aggiunge Trieste. Elementi portanti dell’analisi sulle 110 province italiane sono sei macro-aree e 42 indicatori, tra cui quest’anno entrano anche gli acquisti online, il gap retributivo di genere, la spesa per i farmaci, il consumo del suolo, gli anni di studio degli over 25 e l’indice di litigiosità nei tribunali.
Perdono posizioni alcune grandi città: Milano, scivola dal secondo all’ottavo posto; Roma passa dal 13/mo al 24/mo e Torino retrocede in 40/ma posizione, ma la città della Madonnina si mantiene al top nella macro-area “Ricchezza e consumi”, detenendo il primato nel pil pro-capite, nell’importo medio delle pensioni e nei depositi bancari. I voti migliori per il consumo di suolo e l’emigrazione ospedaliera vanno invece a Sondrio, che batte tutti nell’area “Ambiente e servizi”.
L’ex prima della classe, Aosta, vince in quanto a densità abitativa e nelle acquisizioni di cittadinanza, mentre per giustizia e sicurezza è la provincia di Verbano-Cusio-Ossola a guadagnare la prima posizione. Firenze, da parte sua, supera Roma ed è prima per “Cultura e Tempo libero”, ma la grande sorpresa del 2017 è Ascoli Piceno, medaglia d’oro nella categoria “Lavoro e innovazione”.
A partire dalla coda troviamo, invece, Caserta, Taranto e Reggio Calabria, terzultima, a dimostrazione del consueto divario tra il Nord e il Meridione del Paese, che tende sempre più ad ampliarsi: per trovare la prima provincia di Sud e Isole bisogna arrivare fino al 52/mo posto, occupato da Oristano, che ottiene il terzo posto nella macro-area “Giustizia e sicurezza”.