“Vivo Bene”: tre campagne di sensibilizzazione estive

L'assessorato alla sanità Emanuela Lanzarin in un intervista spiega i temi della campagna di comunicazione "Vivo Bene". L'obiettivo è sensibilizzare su comportamenti ed attitudini legati a pericoli che aumentano d'estate

“Fai una pausa, vivi l’estate in sicurezza”: questo è lo slogan. La Regione Veneto organizza, tre campagne di sensibilizzazione estive specifiche per la prevenzione dai rischi alla salute durante il periodo estivo. I temi toccati sono diversi ma riassumiamo qua le principali idee.

L’attitudine alla guida responsabile

Spiega Manuela Lanzarin, assessore alla sanità della Regione: “La prima è legata all’attitudine corretta alla guida e a sani stili di vita e comportamenti, soprattutto tra i giovani. Quindi, questo progetto di comunicazione dalla Regione ribadisce l’importanza di non guidare se si ha bevuto, non guidare e guardare il telefonino contemporaneamente ed infine non guidare se si ha sonno. Questa prima campagna, infatti, viene proprio pensata come un intervento per quanto riguarda gli incidenti stradali.”

Il troppo sole e l’aumento dei melanomi

Lanzarin: “C’e poi la campagna nuovissima per quanto riguarda i melanomi, quindi i tumori della pelle. Abbiamo proprio visto che sono in aumento e quindi vorremmo lanciare dei messaggi. Ossia: prendiamo sole (perché sappiamo che il sole di sicuro è un toccasana) ma lo prendiamo in sicurezza, con attenzione, e quindi proteggendoci. Tutto questo, anche in tale caso, è rivolto soprattutto ad adolescenti ed ai giovani, che sono un po’ meno attenti.

Febbre, zanzare e malattie tropicali

Lanzarin: “Per concludere, occorre sensibilizzare e stare molto attenti nei nostri comportamenti rispetto a quelli che sono alcuni animali pericolosi, quindi anche zecche e zanzare, che sappiamo per certo che durante il periodo estivo proliferano. Per chi va all’estero la campagna è già diffusa, e conosciamo bene il fatto che oggi, quando si va soprattutto nei paesi tropicali, esiste il pericolo della febbre dengue. Lo sappiamo e lo abbiamo visto. Noi abbiamo avuto solo casi di importazione e quindi si deve essere molto attenti anche in questi casi.”

 

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