2700 tonnellate di rifiuti urbani plastici e tessili sono stati stipati illegalmente in capannoni sotto sequestro o dismessi da società fallite in Emilia Romagna e in Veneto. Il business è stato scoperto dai carabinieri del nucleo operativo ecologico di Treviso che hanno contato almeno 25 trasporti illeciti a costi fuori mercati per lo smaltimento di rifiuti a clienti della Campania, Toscana e altre regioni del nord Italia.
I rifiuti
L’operazione ha portato stamane all’arresto di 9 persone, mentre altre 2 sono state sottoposte obbligo di dimora. Inoltre sono stati sequestrati 10 rimorchi motrici per un valore di 500 mila euro. Trovati anche 700 mila euro in contanti.
L’indagine
L’indagine , che è stata coordinata dalla Procura distrettuale antimafia di Venezia , è una delle più importanti mai eseguite nel Veneto ed è partita da una segnalazione dei Carabinieri della Compagnia di Legnago, che avevano notato alcuni movimenti sospetti di mezzi pesanti nei pressi di un capannone sito nella provincia veronese in disuso da anni.
Il blitz
Il Blitz è scattato nelle prime ore di stamane martedì 5 maggio e ha visto l’impiego a supporto dei militari dell’arma anche di un elicottero del Noe di Bolzano oltre ad altri militari provenienti dai reparti Noe di Salerno, Caserta, Milano e Napoli. Potrebbero esserci nuovi sviluppi essendo state eseguite anche 25 perquisizioni di cui sei a carico di ditte al momento non indagate che hanno fornito materiale cartaceo e digitale che sarà vagliato dagli inquirenti.