Carnevale di Venezia 2019: Galileo al Museo Correr, recital pianistici a Palazzo Labia, atmosfere russe all’Ateneo Veneto
Si entra nel periodo “grasso” del Carnevale di Venezia 2019. Domani, giovedì 28 febbraio 2019, carnet ricco di appuntamenti nel segno della luna: visite guidate, recital pianistici, mostre, commedie.
Museo Correr
Al Museo Correr, ore 15.00, a cura della sezione didattica dei Musei civici, Galileo e gli altri: viaggio straordinario tra volumi antichi, astrolabi e sestanti consentirà ai partecipanti di avere accesso a preziosi esemplari di volumi scientifici antichi, astrolabi in metallo, globi di Coronelli e altre autentiche rarità, risalenti alla metà del ‘500. Un insolito “viaggio” nel tempo e nello spazio, alla riscoperta del fascino da sempre esercitato sull’uomo dalla forma e dai misteri del pianeta in cui vive e dal cielo che lo sovrasta, nel segno di Galileo e di quanti, precedendolo nel tempo o seguendone le orme, divennero coraggiosi esploratori dei segreti della natura.
Palazzo Labia
Lo splendido Salone da Ballo di Palazzo Labia ospita, ore 17.30, il recital pianistico di Letizia Michielon “Au clair de lune” il cui incasso verrà devoluto interamente a favore del progetto per una fruizione libera dell’arte Art3 e la realizzazione di pannelli multisensoriali per le Chiese di Venezia. Un viaggi musicale che indaga il rapporto dell’uomo con la luna attraverso le musiche di Chopin, Debussy, Beethoven e un inedito della stessa Michielon.
Ateneo Veneto
Atmosfere russe all’Ateneo Veneto, ore 17.30, con uno spettacolo dedicato alla bellissima musica Petrouchka di Stravinskij e a canzoni popolari che hanno ispirato il grande compositore e che fanno parte del contesto culturale del tempo. Il Petrouchka di Stravinskij ci riporta nell’atmosfera del carnevale celebrato ogni anno a San Pietroburgo ricco di eventi di carattere popolare: danze, canzoni, teatro e lo spettacolo di burattini omonimi. Stravinskij compone il suo lavoro nel 1911, su libretto di Alessandro Benois (scenografo e costumista del balletto), creando una fusione tra lo spettacolo popolare omonimo, i personaggi della Commedia dell’arte italiana e altri riferimenti che derivano dalla cultura francese. La versione della musica del balletto per pianoforte a 4 mani è eseguita da Ramona Munteanu e Alessia Toffanin, il ciclo delle “Quattro canzoni popolari russe” composte dallo stesso Stravinskij (1914-1917) e le altre canzoni della musica tradizionale che hanno ispirato il compositore per il suo balletto sono eseguite dal soprano Violetta Svatnykh, cantante russa del Kazakistan.
L’originale commedia di taglio goldoniano, in versi, La Commedia dei Murazzi. El Mose ai tempi di Goldoni, ore 18.00 e 21.00, di Antonella Barina va in scena a Palazzo Trevisan degli Ulivi, sede della Fondazione Pro Helvetia.
Casa di Carlo Goldoni
Il tema del gioco al centro, ore 19.00 e 21.00, di Carrus Navalis alla Casa di Carlo Goldoni. A partire dalla ricerca sociale portata sul palcoscenico dal grande commediografo nel suo “Giocatore”, Casa Goldoni presenta con questo evento un Florindo dei giorni nostri che si fa trasportare nell’incubo vorticoso del vizio del gioco sprofondando in una via senza ritorno.
Una installazione che abbraccia arte contemporanea e tradizione iconografica e spirituale. Il Volto. La Maschera. Il Sacro è un percorso/esperienza artistico spirituale che all’interno del Santuario di Lucia, dalle 9.30 alle 17.00, coinvolge due opere dell’artista Gianni Turin, Misteriosamente e Memento, spingendo a riflettere sul rapporto fra identità e persona, volto e spirito, ovvero il riconoscimento del sè. Il percorso porta ad accostarsi alle reliquie della santa del IV secolo, dove una maschera in argento non ne nasconde il volto, ma ricorda i tratti di questa giovane martire desunti dalla iconografia tradizionale.
Archivio di Stato di Venezia
Imperdibile come in ogni edizione della kermesse la mostra documentaria, ore 10.00, curata dall’Archivio di Stato di Venezia, presso la sede dei Frari, dal titolo: E quindi riuscimmo a riveder le stelle. Le carte dell’Archivio di Stato di Venezia raccontano. Il progetto, esalta con documenti mai usciti dai faldoni il rapporto tra la Serenissima e lo studio degli astri, la tecnologia e i brevetti connessi all’ottica, il registro delle scoperte e la presenza degli scienziati del cielo a Venezia.