Si fa sempre più forte il pressing degli ambientalisti contro l’uso dei combustibili fossili e l’Italia si interroga su come rispettare la Direttiva Case Green sull’efficientamento energetico degli edifici proposta dalla Commissione Europea.
Case Green
Ricordiamo che tutti gli stabili residenziali dovranno essere portati in classe energetica D entro il 2033. Dal 2028 ogni nuovo edificio privato dovrà essere realizzato ad emissioni zero e dal 2026, sia ad uso pubblico.
Una batosta che fa paura soprattutto a chi, pur avendo una casa non ha fondi a sufficienza per la ristrutturazione., ma gli ambientalisti non si fermano.
Soltanto tre giorni fa due esponenti di ultima generazione hanno imbrattato di vernice arancione Palazzo Vecchio a Firenze. Sabato a Vicenza un gruppo di attivisti la sigla “Fridays For Future Vicenza e Vicenza No Tav” ha occupato la torre Girardi calando poi uno striscione dal tetto con la scritta la “Terra Soffoca”.
Oggi i militanti del Scientist Rebellion hanno occupato una sala di Palazzo Bo sede dell’università di Padova, esponendo alcuni cartelli con lo slogan “stop ai sussidi pubblici a tutti i combustibili fossili”.
Gli artigiani della CNA chiedono più tempo, almeno un ventennio, per adeguare le abitazioni a nuovi parametri.
Il commento di Moreno De Col, presidente CNA Veneto
“Adesso arriverà la Direttiva Green dell’Europa. E’ appena stata approvata al Parlamento Europeo. Noi riteniamo che questa direttiva che è comunque importante, perché punta alla riqualificazione energetica dei fabbricati, deve essere applicata in Italia secondo le caratteristiche del patrimonio edilizio italiano e considerando che la proprietà è quasi totalmente privata.
Le date stabilite sono molto serrate e riteniamo quindi che il governo debba valutare attentamente l’applicazione di questo provvedimento nel nostro territorio. Deve essere comunque declinato, affrontato e organizzato in un periodo molto lungo, almeno un ventennio”, ha detto Moreno De Col.
Livelli di reddito
L’associazione invita inoltre a tener conto dei diversi livelli di reddito e riprendere la politica dei bonus ma questa volta con più controlli rispetto a quanto fatto dal Movimento 5 Stelle.
“Ci dovrà essere attenzione al livello di efficienza energetica dei fabbricati esistenti, alle caratteristiche dei proprietari al livello di reddito, in modo che non si creino quelle distorsioni che si sono realizzate con l’applicazione del super bonus in maniera estesa, senza controlli, senza verifiche e generando una distorsione del mercato che stiamo subendo tutti ancora adesso”, ha concluso Moreno De Col, presidente CNA Veneto.
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