CGIA di Mestre: No sostenibilità No prestito

Nei prossimi anni per ottenere un prestito da una banca, per poter stipulare una polizza con una assicurazione, per partecipare a un bando pubblico o per lavorare come subfornitore per un grande committente, oltre alla qualità della produzione, agli aspetti economici e finanziari le piccole imprese dovranno dimostrare anche la sostenibilità ambientale, sociale e di governance (ESG).  La Cgia di Mestre ha messo a punto un software che consente alle aziende di certificare la loro sostenibilità in un report periodico

CGIA di Mestre interviene Renato Mason

Cosi sulla questione, il segretario CGIA di Mestre Renato Mason: “Abbiamo presentato un nuovo programma, un software adattato alla piccola e micro impresa. Lo abbiamo fatto per adempiere a quanto richiesto in tema di ESG, vuol dire di misurazione delle performance sul piano ambientale, sul piano sociale e sul tema di governance della micro impresa. Per quanto riguarda noi, abbiamo cercato di ottenere un prodotto che rispondesse alla proporzionalità, ovvero al fatto che le grandi imprese hanno determinate condizioni per farlo. Adattare quindi queste condizioni anche alle micro imprese.”

Nuovo Software

Il software, grazie alla somministrazione alle aziende interessate di un centinaio di domande che variano dal business, alle certificazioni ambientali, dalla gestione del personale, ai rapporti con il territorio, dai fornitori, allo sviluppo tecnologico e consente di realizzare un report, che misura il livello di sostenibilità ESG, di una micro impresa. Sostanzialmente consiste nella stesura di un bilancio green che, prossimamente, le aziende dovranno redigere periodicamente.

Attualmente non è ancora obbligatorio, ma, stando alle disposizioni previste dall’UE, potrebbe diventarlo a breve.

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