Chioggia: cultura, cioccolato e rivincita

Non l'ha presa male, Chioggia, per la mancata assegnazione a capitale italiana della cultura 2024. La città conta comunque al rilancio soprattutto dal punto di vista turistico. E il sindaco ha in cantiere molti progetti

Sfumato il sogno di diventare capitale italiana della cultura 2024, Chioggia si consola nel modo più condivisibile e gratificante: con una bella scorpacciata di cioccolata. Proprio a ridosso della mancata assegnazione, in città ha fatto sosta per tre giorni “Art&Ciocc”, il tour dei più famosi mastri cioccolatieri d’Italia che hanno animato festosamente Corso del Popolo con bancherelle cariche di praline, tavolette, spalmabili, fontane e sculture di cioccolato, frutta ricoperta e liquori dall’inconfondibile aroma di cacao. L’inaugurazione alla presenza del sindaco Mauro Armelao e dell’assessora al marketing territoriale Serena De Perini.

Serena De Perini, assessora al marketing territoriale

“Siamo qui oggi perchè è con tanta gioia che abbiamo accolto tutti questi mastri cioccolatieri nella nostra città. Un evento che vogliamo riproporre, noi come nuova amministrazione, questa città che accoglie sempre con molto favore questo tipo di manifestazioni. Sono insieme con Roberto Donolato che è l’organizzatore della fiera del cioccolato.”

Roberto Donolato, organizzatore della fiera del cioccolato

“Buongiorno e grazie all’amministratore comunale che ci ha accolto con tanto entusiasmo qui a Chioggia presso cui ritorniamo per la quinta volta. Da padovano, Chioggia è una città che ci accoglie sempre con molto entusiasmo. Vorrei ricordare che qui abbiamo quasi tutta l’Italia rappresentata dai nostri espositori dei nostri maestri cioccolatieri. Dalla Sicilia per arrivare al Piemonte, Veneto e Lombardia, passando per il centro Italia. E’ una delle ultime tappe del tour 2021/2022 e stiamo già preparando il tour 2022/2023 e torneremo a Chioggia anche il prossimo anno.”

Quanto al fatto che sia stata preferita Pesaro nel ruolo della capitale della cultura, l’amarezza c’è, ma si è subito trasformata in qualcosa di propositivo come ci spiega il primo cittadino di Chioggia, Mauro Armelao:

Mauro Armelao, primo cittadino di Chioggia

“Amara sorpresa, ovviamente ci sperava la città di Chioggia intera di vincere e di poter diventare la capitale italiana della cultura 2024. Purtroppo non è stato così però tutto il lavoro fatto non viene chiuso in un cassetto ma sarà un programma parallelo a quello che è stato il nostro programma amministrativo. Sto pensando di scrivere una lettera anche al ministro Franceschini per rilanciare. Non abbiamo vinto la finale, eravamo tra le 10 finaliste. Hanno detto anche loro che in tutti i 10 dossier, erano bellissimi però io rilancerò al ministro Franceschini che ci aiuti a trovare le risorse necessarie per restaurare completamente il Forte di San Felice.

I nostri punti di forza erano sicuramente quelli di aver iniziato una collaborazione più attenta con l’Università di Padova. Infatti stiamo progettando molte belle cose perchè ci si è resi conto che se si vuole crescere, una bella città, ha bisogno di istruzione. Come si è detto, il più alto tasso di non scolarizzazione è qui a Chioggia. Questo è un campanello d’allarme che ci fa riflettere e fa riflettere l’amministrazione comunale. Quindi l’Università di Padova, qui nella nostra città, per rilanciarla.”

Dunque Chioggia ci riproverà. La delusione sarà il punto di partenza per migliorare. Le cose da fare sono ancora tante.

“E per concludere, i prossimi appuntamenti importanti sarà Domenica 27, l’apertura della Mostra di Dalì, presso il Museo Civico, San Francesco fuori le Mura. Poi il 5-6 Aprile, G20s, un summit che si terrà a Riccione, dove si incontreranno tutte le località balneari d’Italia, che superano il Milione di presenze all’anno.”

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