Chioggia si sente la Cenerentola del Veneto. Nonostante New York Times l’abbia inserita dentro le 52 mete da scoprire nel mondo, la sua rendita turistica non ha mostrato picchi, anzi la spiaggia Sotto Marina ha continuato a rimanere meta dei pendolari.
Le considerazioni di Giorgio Bellemo su Chioggia
Secondo uno studio di sociometrica pubblicato il 24 novembre dal Sole24Ore il centro storico e la spiaggia occupano una posizione ben al di sotto delle prime venti località turistiche italiane più visitate. Per Giorgio Bellemo, presidente dell’Associazione ASCOT, che riunisce gli operatori balneari la spiegazione è semplice.
Chioggia da sola non ce la può fare: deve essere collegata a Rosolina e al Delta del Po, la Camargue del Veneto. Anzi, la zona è ancora più suggestiva secondo lui, ma ci vogliono piste ciclabili e previsti ponti sul Brenta e sull’Adige, fermi per i rincari delle materie prime.
Senza un salto di qualità del turismo della zona, non cresce la richiesta di bed & breakfast e sono le case private a fornire alloggi, essendo più economici, e si rischia l’impoverimento residenziale, come Venezia. Un territorio, quello della costa meridionale veneta, che secondo Bellemo sta vivendo un’ingiustizia.
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