Musulmani nel Veneto Orientale
Una decisione presa in primis dal sindaco di centro-destra Alberto Teso, che ha accolto la richiesta del Presidente dell’Associazione “La mezzaluna” di San Stino che tiene da anni i rapporti tra le istituzioni locali e le comunità musulmane, ossia marocchina, bengalese, albanese, nigeriana, senegalese e kosovara.
Il Presidente Tania ha espresso stima nei confronti del primo cittadino Sandonatese perché, ha detto, non ha una mentalità chiusa e rispetta gli stranieri. In questo momento i musulmani vengono sepolti a San Stino, a Sindacale o a Marghera, se c’è posto; altrimenti bisogna mandare la salma nel paese d’origine e spendere €4000, accettando pure il disagio di non avere la salma vicina dove andare a pregare. Quest’anno ci sono stati cinquanta decessi.
Il commento del sindaco Alberto Teso
“San Dona di Piave, oramai conta 42 mila residenti, ha almeno un migliaio di abitanti di fede Islamica. Che si riconoscono attorno a due, tre associazioni attorno alle quali si riuniscono e ovviamente dove pregano. Le ho incontrate tutte, sono andato e stato invitato nelle loro sedi, dove andrò al più presto. Tra tutte le richieste me ne è stata fatta una molto toccante, ovvero la possibilità di seppellire, in città, in un luogo vicino i propri cari.”
poi continua :” Noi siamo la civiltà di Ugo Foscolo, dei sepolcri e non possiamo negare questo diritto. Appena possibile sono andato con il vice Sindaco Giuliano Fogliani a fare un sopra luogo nei cimiteri. Dove abbiamo individuato un area in cui allestire le sepolture. Queste prevedono riti particolari e spazio, devono avvenire a terra e devono essere rivolte alla Mecca. Penso che l’integrazione sia un aspetto fondamentale e che questo possa incentivare molto, un passo in questa direzione.”
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