Il 2023 per l’economia del Veneto sarà di stallo. Questa è l’interpretazione dei dati dell’osservatorio del Centro Studi sintesi della CNA Regionale.
Il focus della CNA
Secondo il primo focus dell’anno sull’andamento di crescita delle imprese, lo slancio con cui il mondo produttivo è ripartito dopo lo stop causato dalla pandemia, è destinato ad affievolirsi essendo il trend drogato dalla carica degli imprenditori preoccupati di recuperare il tempo perduto.
PIL
Il PIL nel 2022 è cresciuto dello 0,8% e dunque più del 2019 anno pre-covid, a prova della spinta imposta all’economia. Ma la regione dovrà fare i conti nei prossimi mesi con la scomparsa dal mercato di 5300 imprese artigiane, spazio che le società sopravvissute si stanno preparando ad occupare, ma dovranno fare i conti con i costi energetici e il passaggio a nuove fonti di energia.
Trattandosi di piccole imprese la CNA chiede al governo una visione d’insieme che aiuti i comparti a muoversi compatti contro la concorrenza straniera.
Il commento di Matteo Ribon, segretario CNA Veneto
Il grande tema di riferimento è quello della dinamica della competitività ed innovazione delle imprese che devono sempre più confrontarsi con nuovi territori che stanno avanzando nello scenario internazionale e che si stanno prendendo dei pezzi di mercato. Per questo serve una visione di insieme. Non possiamo più ragionare singolarmente, ma dobbiamo ragionare collettivamente.