Nessuno si attendeva grandi cose dal Comitatone riunitosi ieri e invece il governo ha sorpreso tracciando la rotta futura delle crociere a Venezia che non dovranno passare per il bacino di San Marco e nemmeno attraccare a Marghera dopo aver aggirato il bacino. GUARDA ANCHE: Zaia: il Comitatone non ha deciso nulla
Comitatone
E’ questo il muro che hanno eretto i ministri alle infrastrutture Paola de Micheli e ai beni culturali Dario Franceschini ed è la linea oltre la quale le istituzioni veneziani non potranno andare se non in via provvisoria. Ossia nel caso riprendano le crociere, esse attraccheranno lungo le banchine Vecon e Tiv a Fusina in attesa che un concorso di idee trovi la soluzione.
Luigi Brugnaro vede comunque il bicchiere mezzo pieno
Dopo l’iniziale doccia fredda, il sindaco di Venezia, che favorisce da sempre l’attracco a Marghera, ha cominciato a vedere il bicchiere mezzo pieno dato. Ha twittato che c’è stato un passo avanti perché gli attracchi a Venezia sono garantiti per un altro anno e non è poco visto che ci sono lavoratori senza stipendio da febbraio e c’è un fuggi fuggi tra le società croceristiche. La Royal Caribbean pensa di realizzare un home port tutto per sé a Ravenna Costa crociere ha scelto porti del Tirreno e msc si è trasferita a Trieste fino a marzo.
Le parole di Pier Paolo Baretta
Il sottosegretario veneziano al Mise Pier Paolo Baretta ha preso parte alla riunione in sostituzione del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri. Ha parlato di una soluzione di equilibrio che pensa ai lavoratori , ma anche all’ambiente. La vera difficoltà sarà ora scegliere tra le proposte, ce ne sono già 13 finora esposte, ma la fantasia si sa non ha limiti.