Coronavirus: le previsioni indicano che circa il 30% delle aziende venete non riaprirà e altrettante sono a rischio, ma nonostante tutto la capacità di reazione delle aziende venete è forte, sapranno far fronte alle difficoltà. È importante che d’ora in poi le risorse messe a disposizione siano più mirate poiché alcune attività non saranno in grado di riprendere da qui a dicembre. Tra i settori più colpiti il turismo. Sono significative le ricadute sul piano economico e occupazionale otre che nello stile di vita.
Coronavirus e commercianti
L’ospite Maurizio Franceschi dichiara che non si vedeva una situazione simile dalla crisi finanziaria del 2008. È bassa la possibilità che tutti gli esercizi riaprano il 18 maggio. Ma è necessario che lo facciano subito i piccoli negozi di vicinato che sono raggiungibili senza prendere i mezzi pubblici e sono in grado di dotarsi di tutte le protezioni secondo i protocolli sanitari definiti per consumatori e dipendenti.
L’azione delle aziende venete
Le associazioni di categoria in queste settimane hanno avuto modo di interloquire significativamente con le forze politiche. I risultati sono stati significativi ma si stanno riscontrando difficoltà di attuazione, come dimostrato dalla cassa integrazione in deroga anticipata dalle poche aziende che avevano la liquidità per poterlo fare.