Coronavirus: le valutazioni di due virologi: Palù e Capua

Dopo un fine settimana davvero impegnativo e caotico i virologi cominciano a raddrizzare il tiro e accanto alle precauzioni da prendere spiegano che il Coronavirus non è molto diverso dalle influenze a cui siamo abituati

«La mortalità del Coronavirus si sta riducendo: inizialmente era al 3%, ora è all’1% fuori dalla Cina. Inoltre solo nel 20% dei casi si tratta di infezioni gravi. Queste sono le parole del virologo Giorgio Palù docente ordinario all’Università di Padova e già presidente della Società italiana ed europea di Virologia che ha rilasciato al Gazzettino in queste ore.

Va detto che il virologo ha poi affermato che ormai il virus è tra noi e serve a poco trovare l’untore. E ha dichiarato che è giusto disporre misure drastiche come quelle annunciate dal ministro Roberto Speranza e dal governatore Luca Zaia, su scuole e mercati, perché è fondamentale ridurre la frequentazione dei luoghi affollati».

Quarantena

Riportiamo queste parole in quest’ordine perché ritingeremo sia necessario riportare le le informazioni anche di chi sta cercando di correggere il tiro. Il paese rischia di andare in quarantena e ogni parola sbagliata rischia di costare un milioni di euro come ha avvertito Ilaria Capua, virologa, direttrice One Health Center of Excellence dell’University of Florida.

Coronavirus

La Capua è ancora più prudente di Palù. In tutte le specie animali – e l’Uomo ne fa parte – i coronavirus comportano forme respiratorie lievi: non vedo per quale motivo questo virus debba dare una forma respiratoria grave o punti di mortalità superiori. Ha dichiarato in un’intervista a Leggo e in Italia finora sono decedute soltanto persone anziane con altre complicazioni

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