Covid, terapie ufficiali sufficienti? Parla Sergio Berlato

La domanda a Berlato verte sulla possibilità di lasciar "libertà" ai medici di provare terapie differenti da quelle strettamente protocollari

Trasmissione chiara su posizioni importanti da ascoltare su temi sensibili e importanti per la nostra popolazione. Posizioni coerenti e non di bandiera su vaccini covid, commissione d’inchiesta, case svalutate, motori termici messi presto fuori gioco, adozioni gay e cambio di sesso, carne sintetica. Un Sergio Berlato a 360 gradi intervistato da Luigi Gandi.

La domanda verte in torno alla possibilità di lasciar “libertà” ai medici di provare terapie differenti rispetto a quelle strettamente protocollari, nei casi in cui quest’ultime non funzionino o non siano sufficienti. La domanda è scaturita dopo che due medici, Pietro Gasparoni e Riccardo Szumski , sono stati sottoposti a procedimento disciplinare per aver praticato terapie differenti da quelle stabilite dal protocollo nazionale. Luigi Gandi ha chiesto l’opinione dell’onorevole Sergio Berlato in merito.

Le parole dell’onorevole Sergio Berlato

“ribadisco la mia posizione di libertà del cittadino e della possibilità di scegliere cosa fare soprattutto quando riguarda la propria salute e quella dei propri cari.

Abbiamo visto affrontare il problema dell’emergenza sanitaria legata al covid-19 in maniera assolutamente sbagliata per molti aspetti, e per altri aspetti criminale”

“Di tutti i tamponi positivi la letteratura medica ci insegna che solo il 5% di pazienti segnati come “ammalati” di covid 19 era davvero malato e solo l’1% in modo grave.

Ci è stato detto, attraverso l’attuazione di un protocollo criminale, che l’unico argine per poter proteggere da morte sicura i cittadini era rappresentato dai vaccini. Che in realtà vaccini non sono. Perchè il compito di ogni vaccino è quello di impedire che la persona si ammali e che possa trasmettere l’infezione ad altre persone”. I “vaccini per il covid” non sarebbero in questo senso veri vaccini.

“Ritengo, come ritenevo allora, che le persone debbano essere adeguatamente informate sugli effetti di questa sperimentazione che è stata fatta e la cui prima trance terminerà a fine 2023”

L’interrogazione parlamentare

L’onorevole ha presentato un’interrogazione parlamentare urgente al parlamento europeo per ricevere i dati sull’eccesso di mortalità: “dalla presentazione di questi pseudo vaccini c’è un aumento del tasso di eccesso di mortalità attorno al 20% che non viene spiegato se non attraverso l’esame degli effetti delle reazioni avverse”

E cosa ne pensa delle morti dei giovani e degli atleti?

“credo che non passi giorno che non leggiamo sui giornali o sentiamo alla TV di ragazzi giovani o atleti in perfetta salute che muoiono di infarto o di emorragia celebrale. Le persone hanno il diritto di sapere la verità e di sapere quali sono state le reazioni avverse per garantire una corretta informazione senza schieramenti politici”

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