Cresce la mandria del discendente del Camargue

C'è un'altra opera d'arte della cui conservazione si sta occupando la Regione veneto e questa è offerta dalla natura: stiamo parlando del Cavallo del Delta, discendete del cavallo Camargue che si sta riproducendo nella tenuta di Vallevecchia

L’oasi naturalistica di Vallevecchia a Caorle ha tre nuovi abitanti: sono tre puledrini. Due femmine e un maschio, destinati a dare vita ad una nuova mandria di una nuova specie: il cavallo del delta, diretto discendente del Camargue, razza antichissima che vive lungo la valle del Rodano.

I nuovi discendenti del Camargue

Sono nati in questi giorni, e a breve nasceranno altri sei puledrini e saranno loro a formare la mandria di una nuova razza, voluta per arricchire una fauna di un’area già estremamente affascinante, che attira ogni anno i turisti soprattutto dal Nord Europa. Luca Zaia è andato a trovarli.

Le parole di Zaia

“Sta prendendo forma questo nostro progetto di dar vita alla Camargue italiana, e in quindi quest’azienda di oltre 1000 ettari abbiamo i primi tre nati, ma altre sei cavalle sono gravide. Quindi dalla prossima primavera avremo una mandria che aumenta”.

I cavalli renderanno ancora più simili la Brussa e il Delta del po’ alla Camargue, regalando alla costa veneta un motivo in più per gli appassionati di visitarli, e godere del piacere di immergersi nella natura della laguna. Paesaggio che ha ispirato, tra gli altri, Ernest Hemingway e il suo libro “Al di là del fiume e tra gli alberi”.

Un progetto sostenibile

Il progetto è anche eco sostenibile. L’sola si estende per 900 ettari, tra canali, arbusti, pinete, e costituisce l’habitat naturale per questa razza, abituata a vivere in zone acquitrinose, nutrendosi prevalentemente di carne ed erbe di palude.

“Ecosostenibile, di rispetto della specie, di rispetto dell’ambiente. Sono in un contesto ottimo per loro: hanno le pozzanghere, gli acquitrini e il bosco. Il fatto che tutte le cavalle siano rimaste gravide e che continuino ad esserci nascite è una dimostrazione di quanto bene siano stati curati”. Conclude così Luca Zaia, Presidente del Veneto.

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