In questa nuova puntata di Stanno Facendo un 48, Patrizio Baroni tratta la delicata tematica della situazione a Cuba. Stiamo assistendo ad una controrivoluzione? Ad accompagnarci attraverso questo tema ci saranno alcuni testimoni con amici e parenti cubani, con cui si tengono in contatto telefonicamente.
Il diritto inalienabile della libertà
La libertà è uno dei valori essenziali della persona. Sappiamo perfettamente, purtroppo dopo questa pandemia, che la salute è uno dei valori sicuramente importanti, ma la libertà è certamente quello che segue, poiché ciascuno di noi ha diritto a nascere, vivere e morire libero.
Per la libertà, nei secoli della storia dell’uomo, si è combattuto per generazioni, con moltissimi morti. Ci sono state guerre, battaglie, proteste per la libertà, perché i cittadini hanno il diritto di decidere il loro futuro.
Una lotta per la libertà
In questo momento a Cuba, quell’isola meravigliosa nel Mar dei Caraibi, è in corso una battaglia per la libertà. In questa trasmissione cercheremo di capire se migliaia di persone, che sono scese in piazza in tutte le città dell’isola, abbiano il diritto di decidere per il loro futuro.
Non vogliamo in alcun modo puntare il dito contro qualcuno, sul passato o sul presente, ma vogliamo capire se il diritto inalienabile della persona di essere libero può essere per qualsiasi ragione al mondo violato, o viceversa debba essere un diritto inviolabile.
La situazione cubana attuale
Da 24 ore a Cuba non c’è luce, né acqua, né internet, non filtrano informazioni dall’isola, non sappiamo esattamente quale sia la situazione al momento, ma nelle ore scorse abbiamo visto che c’era qualcosa di importante. I cittadini stanno chiedendo a gran voce di potersi esprimere liberamente. Oggi ne abbiamo alcuni con noi in collegamento.
La prima ospite è una donna di origini cubane che vive in Italia ed è in contatto con alcuni parenti a Cuba:
Quali sono le notizie da Cuba?
“Le notizie da Cuba come ha detto lei sono sempre le stesse. La popolazione sta compiendo una protesta pacifica e lo stato sta togliendo i diritti legati alla libertà di espressione. Siamo stanchi di un governo che non abbiamo scelto. C’è un desiderio di cambiamento che lo stato nega”.
Lei vive in Italia da molti anni, perché ha scelto di lasciare Cuba?
“Vivo in Italia da 15 anni. Ho scelto di lasciare la mia casa in primis per raggiungere la mia famiglia qui e poi per trovare un paese dove poter finalmente esprimere il mio pensiero liberamente e soprattutto dove potermi sentire davvero una donna libera”.
Sono molti i suoi parenti ancora a Cuba?
“Sì, ho mio padre, i miei amici e gran parte dei miei parenti”.