Davide Scano: la separazione di Venezia e Mestre

Davide Scano: il Consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle ci parla della separazione dei comuni.

Davide Scano, Consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle Venezia, esprime il suo punto di vista sulla separazione dei comuni di Mestre e Venezia. Nonostante il dislivello tra le due realtà e la maggior quantità di popolazione risiedente a Mestre e Marghera, alcuni servizi, come quello portuale e aeroportuale lavorano di più per Venezia che non per l’entroterra. Scano sottolinea che ci sono stati anni e anni di malgoverno con volontà della politica di cancellare l’identità di Mestre, dando vita alle municipalità costose che definisce “scatole vuote”. Sul piano urbanistico, continua il Consigliere, è stato distrutto il tessuto commerciale di Mestre, a causa della costruzione di centri commerciali in periferia, cosa che ha causato una perdita di fruibilità alla città.
I molti turisti che pernottano a Mestre, infatti, non possono fermarsi lì mezza giornata a causa della mancanza di servizi. Se al referendum di ottobre dovesse vincere il sì, secondo Scano, sarebbe un nuovo inizio per le due realtà. Ribadisce, inoltre, che il Movimento Cinque Stelle è favorevole al referendum perché dà la possibilità di esprimersi ai cittadini, più sensibili dei politici che potrebbero essere legati a logiche di spartizione di potere. Il Movimento non prenderà posizione, ma aiuterà i cittadini a capire gli svantaggi e i vantaggi delle due opzioni. Per quanto riguarda due iniziative avvenute nella città di Mestre, come la scopertura di via Poerio e il Museo del Novecento, il consigliere avrebbe auspicato una maggior partecipazione dei cittadini nella prima. Infatti, se si consultassero i cittadini, le amministrazioni saprebbero che le vele di Piazzale Donatori di sangue non piacciono ai cittadini e si potrebbero adoperare per fare qualcosa, anche se spostarle è indubbiamente costoso. Davide Scano conclude dicendo che, al di là del referendum, “le due realtà stanno esprimendo bisogni di natura storica e di identità”.

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