Delitto Cannizzaro a Marghera, identificato l’autore. Un ventenne rumeno con precedenti

Delitto Cannizzaro a Marghera, identificato l’autore. Un ventenne rumeno con precedenti
La Polizia di Stato di Venezia, con il coordinamento della Procura della Repubblica lagunare, a conclusione di ininterrotte, articolate e soprattutto pazienti indagini, ha individuato il responsabile dell’omicidio di Alberico Canizzaro, ucciso brutalmente il 2 luglio scorso all’interno della sua abitazione di Marghera.
Quale autore dell’ efferato fatto di sangue è stato individuato dai poliziotti il giovane ventenne rumeno con precedenti di Polizia.
Lo stesso dovrà rispondere di omicidio e di rapina, atteso che dall’abitazione della vittima sono stati sottratti anche dei gioielli.
Le indagini, nel corso di questi mesi, sono state svolte dagli investigatori della Sezione Omicidi della Squadra Mobile di Venezia che, in stretta sinergia con il Pubblico Ministero titolare dell’inchiesta, ha lavorato senza tralasciare alcuna pista ed analizzando i numerosi e diversificati contesti criminali di Mestre e Marghera.
Infatti, l’autore appartiene proprio ad uno degli ambienti criminali attenzionati per l’occasione dagli Sherlock Holmes della Polizia di Stato.
La conferma del suo certo coinvolgimento nell’omicidio si è avuta quando questi ultimi hanno chiesto la comparazione tra le impronte del responsabile e quelle rinvenute sul luogo del delitto, rilevati dai colleghi del locale Gabinetto di Polizia Scientifica di Venezia insieme ai colleghi dell’omologo ufficio regionale di Padova durante il primo e fondamentale sopralluogo eseguito sulla scena del crimine.
Sono quindi iniziate le ricerche del soggetto, senza fissa dimora in Italia, ed è stata intrapresa una proficua collaborazione di polizia e giudiziaria con le Autorità rumene tramite il Servizio per la Cooperazione di Polizia (Interpol e Sirene) ed il Servizio Centrale Operativo della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato, dirette ad acquisire in Romania ogni notizia utile sul soggetto e sulla sua eventuale localizzazione.
Emergeva che il soggetto, allo stato, si trova detenuto in carcerazione preventiva in quel paese per aver lì commesso, una violenza sessuale con sequestro di persona in pregiudizio di una connazionale.
Le risultanze investigative acquisite, poste a disposizione dell’Autorità giudiziaria, sono state accolte dal GIP, che ha emesso un mandato di arresto europeo (MAE) nei confronti del cittadino rumeno, inviato alle Autorità estere nella tarda mattinata di ieri.

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