Zabeo: educazione significa economia. Problema abbandono scolastico

Paolo Zabeo, coordinatore dell’ufficio studi CGIA di Mestre, spiega l'importanza economica dell'educazione ed elenca problemi amministrativi

Patrizio Baroni conduce una nuova puntata di: Stanno Facendo un 48. Quale sarà il futuro di Venezia? Quale sarà il suo ruolo? E che prospettive ha? A queste domande risponderanno gli ospiti: Marino Masiero, e Paolo Zabeo, coordinatore dell’ufficio studi CGIA di Mestre.

C’è una mancanza di coordinamento civico?

Paolo Zabeo, coordinatore dell’ufficio studi CGIA di Mestre: “Rispetto a una volta la politica ha abbassato il livello di qualità. La conseguenza è la decrescita della qualità della vita. Da 20 anni a questo momento non ci rialziamo. Manca la produttività multifattoriale, la burocrazia è eccessiva, la giustizia è lentissima, eccetera.

Poi abbiamo un altro problema grossissimo: il capitale umano. Non intendo i “cervelli in fuga”, ritengo sia un falso problema perché molti rientrano in Italia. Il vero danno è l’abbandono scolastico, circa 500 mila. Povertà educativa significa povertà economica. Non concludere gli studi, spesso, significa avere una vita già segnata. Su questo fronte dobbiamo intervenire prontamente.

Quanto si sta facendo adesso è ancora troppo poco. Abbiamo, comunque, pochissimi laureati e i pochi che ci sono hanno frequentato indirizzi umanistici e non tecnici. Abbiamo un paese che va a due velocità. il privato tira avanti, la pubblica amministrazione no”.

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