Enrico Borgatti sul suo ultimo libro
“Oggi sono qui per presentare la mia nuova fatica: “L’incontro e altre storie”. Fatica è un modo di dire e un grosso errore in realtà, perché credo che scrivere sia la cosa più bella e gratificante che esista. Quando io creo un personaggio lo plasmo, gli do un aspetto, un carattere, un modo di ragionare e di porsi. Dopo va avanti lui, insieme proseguiamo la storia. Sono tate storie, un po’ più lunghe dei miei precedenti libri. Ne leggerete 14.
I racconti che amo di più sono due: nel primo io ho inventato la formula narrativa. Il tutto è narrato su un treno: nei momenti tristi sembra che vada troppo piano, poi troppo forte. Una forma narrativa particolarissima, nuova, che nessuno ha mai toccato e mai usato.
E poi c’è un saggio di umorismo di cui sono orgoglioso. Di quello non dico nulla però, perché solo svelando una gag o il nome della protagonista rovinerei tutto. Leggetelo e sono sicuro che vi divertirete. Aspetterete il quarto se ci arriverò, ho passato i quarant’anni io!”.
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