Falchi contro i gabbiani: l’idea degli albergatori di Venezia

Tempi duri anche per i gabbiani che senza la spazzatura debordante lasciata nei bidoni dai milioni di turisti in vacanza, prima del lockdown, ora devono ripiegare su tattiche di guerra. Gli albergatori mettono a punto una strategia appunto bellica

Quando c’era spazzatura in abbondanza alimentata da 30milioni di turisti, i bidoni di Veritas erano il loro habitat naturale. Il covid, il lockdown e una raccolta più puntuale delle scoasse, ha costretto i gabbiani ad affilare le armi e a cambiare obiettivo. Ora i volatili mirano direttamente i turisti che passeggiano ignari tra le calli gustandosi il cibo di strada e si vedono scippare in un nano secondo il cibo da uccelli in picchiata.

Claudio Scarpa

“Come conseguenza, i piccioni disturbano i turisti come delle vere azioni di commandos, andando a disturbare e mangiando il cibo che i turisti che mangiano sul Canal Grande. A volte il gabbiano si avventa sull’incauto turista che magari alza un pezzo di pane all’altezza della testa e come un bombardiere stuka della Seconda guerra mondiale, gli porta via il cibo rischiando di ferire il turista malcapitato.” Spiega Claudio Scarpa.

L’incontro dell’AVA

Potevano gli albergatori stare a guardare mentre i loro clienti venivano depredati? Certo che no, e per questo l’AVA ha organizzato oggi un incontro per stilare un vero e proprio piano di guerra con l’intenzione però di non fare né morti né prigionieri. L’obiettivo infatti è di allontanare i gabbiani ricorrendo a falchi o dissuasori acustici.

“Allontanarli significa semplicemente trovare dei metodi di dissuasione. Il primo e il più efficace ce lo fornisce la natura: è la presenza del falcone con il falconiere. La sola presenza del falcone allontana gabbiani e piccioni. Ma magari qualche giro dimostrativo da parte del falcone aizzato dal falconiere è anche utile. Non è pericoloso per il gabbiano perchè i falconi in operatività sono sempre sazi, hanno già mangiato prima di entrare in servizio.” Continua Scarpa.

Gabbiani

Scovati i rimedi, ora si tratta di dialogare con il comune. Anche perchè le coppie di gabbiani dal 2000, ossia da quando si sono insediati in laguna, erano circa 25 e ora sono diventati 500. Tanti infatti sono i nidi che gli animalisti hanno contato in questi mesi.

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