Una ragazza ha denunciato un uomo che con lo smartphone le stava riprendendo le parti intime, mentre scendeva lungo la rampa verso il sottopasso della stazione ferroviaria di Mestre. E’ l’ennesimo episodio termometro del disagio che vive e che si aggira nei pressi della zona calda della città,. La PolFer, grazie alla descrizione fornita dalla giovane, ha rintracciato l’uomo, che aveva precedenti per reati analoghi.
Quello della ragazza non è un caso isolato
Tuttavia, il caso è solo la punta di un iceberg. La zona brulica, infatti, di persone che vivono di espedienti, al limite dell’illegalità. Ci sono molte aree abbandonate, che necessiterebbero di rigenerazione urbana. Esse offrono rifugio a sbandati e tossicodipendenti e mancano totalmente di igiene.
Ne è un esempio l’edicola in via delle Macchine, all’incrocio con via dell’Elettricità, a pochi passi dalla piscina appena inaugurata a Marghera. Dunque, una zona di passaggio anche di minorenni. La struttura appartiene ad un privato, e per questo la polizia locale allarga le braccia ogni volta che i residenti protestano. Essi vorrebbero vedere la struttura chiusa o demolita, come avvenuto nel gennaio scorso in via Cappuccina. In quel caso, l’edicola era stata effettivamente smantellata, perché fungeva da paravento per gli spacciatori.
Il caso di Via Volta
Un’altra zona, sempre a Marghera, lasciata senza controllo, si trova in via Volta. Qui, non ci sono strutture fatiscenti, ma un’area verde monopolizzata da una persona più volte segnalata che inquieta i residenti. Costui lascia cibo che ammuffisce, dato che gli animali lo rifiutano, e crea composizioni con i rifiuti senza una logica apparente.
LEGGI ANCHE: Via Piave, ladro rompe un dito al farmacista: nuove aggressioni
-
-
-
-
-
-
-
-
