Esercenti pubblici veneziani: il loro futuro. Parla Ernesto Pancin

I più sperano che basti riprendere a lavorare per ripartire, ma c'è chi è alle prese con affitti e spese che in queste settimane non poteva coprire e i fondi stanziati non sono mai arrivati finora ne parliamo con Ernesto Pancin

Parliamo della prospettiva futura degli esercenti pubblici veneziani con Ernesto Pancin, segretario e direttore Aepe (associazione esercenti pubblici esercizi). L’ospite dichiara che questo è un momento che non avrebbe mai pensato di vivere perché estremamente difficile e particolare. Comunque, l’associazione lavora continuamente per aiutare tutti i ristoranti e affini che ne hanno bisogno. Questa categorie è alla seconda catastrofe che deve affrontare, la precedente è stata l’acqua alta di novembre. Ora stanno arrivando i soldi che il governo ha disposto per la prima emergenza. La situazione, però, è un po’ complicata i fondi verranno dati secondo una “gerarchia”, l’ordine è dato da chi ha fatto richiesta e a eseguito alcuni lavori.

Esercenti pubblici veneziani

Il denaro disposto, invece, per quest’emergenza è arrivato solo parzialmente, si dovrà aspettare i prossimi giorni per la parte mancante. Per quanto riguarda la cassa integrazione la situazione non è semplice perché alcuni lavoratori sono legati alla regione altri, invece, allo Stato. Per questa ragione cercare di prevedere ora quando lo stipendio sarà disponibile è quasi impossibile.

Coronavirus

Arrivando all’argomento ripresa la prospettiva si divide in due aspetti, il primo è l’arrivo dei fondi dal governo. Il secondo è pubblicizzare al massimo qualsiasi evento, dopo la riapertura, in modo da attrarre più visitatori possibile. I risultati di questa attività non saranno rapidi, dunque per quest’estate l’unica possibilità che si ha, anche se non da’ molta sicurezza, è il turismo interno.

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