Decine di NCC abusivi e clandestini a Venezia e Treviso

La concorrenza sleale nei servizi di trasporto pubblico al Marco Polo: scoperta una valanga di abusivi tra gli autisti con noleggi circa una cinquantina e nello scalo di Treviso le fiamme gialle fermano un clandestino e trovano la conferma di ciò che si sospettava sulla tratta aerea Malta - Treviso

È stato trovato un proliferare di abusivismo tra gli operatori dell’NCC noleggio con conducente nell’aeroporto Marco Polo di Venezia. La guardia di finanza ha deciso di approfondire quanti dei conducenti con i pulmini neri e i vetri oscurati che si aggirano ogni giorno nello scalo aeroportuale veneziano erano in regola con i permessi, e durante un controllo a sorpresa i militari hanno trovato ben 46 operatori su 150 non in regola.

NCC: diverse forme di abusività

C’era chi stava esercitando il servizio di trasporto senza alcuna autorizzazione. In tutto 12 persone che impiegavano mezzi per uso privato non omologati ad NCC. Tra questi anche un conducente sprovvisto di licenza e abilitazione professionale. Ha ovviato con la fedele riproduzione dello scudetto di riconoscimento del figlio, regolare conducente NCC, esibito sulla propria autovettura, presa in leasing per effettuare servizi di trasporto.

Altri tre tentavano di procacciarsi clienti, spesso stranieri, con il richiamo “Taxi, Taxi” all’uscita degli arrivi, pratica espressamente vietata dalle ordinanze dell’ena, in vigore presso l’aeroporto Marco Polo. il servizio, lo ricordiamo, può essere erogato solo previa prenotazione.

Infine 31 operatori, pur titolari di licenza, sono stati sanzionati per non aver compilato i fogli di servizio. Tra una corsa e l’altra in un caso mancavano 6000 chilometri da spiegare.

GDF anche allo scalo di Treviso

In azione anche i finanzieri nello scalo aeroportuale di Treviso, che hanno fermato e arrestato un immigrato originario dell’Africa centrale con un falso documenti d’identità.

I militari hanno ricostruito i suoi spostamenti: era giunto all’inizio del 2023 nell’isola di Pantelleria, e aveva richiesto asilo politico in Italia, e in attesa della conclusione dell’iter era uscito dal paese contro la legge. Era andato lavorare nell’isola di Malta.

Per evitare di essere scoperto, al ritorno ha usto un documento falso. ora rischia fino a 5 anni di reclusione. La sua storia conferma che la tratta aerea Malta-Treviso è tra quelle privilegiate per entrare nel paese.

GUARDA ANCHE: Ruga degli Oresi, controlli nelle botteghe: multe per 6mila euro

Exit mobile version