Si mobilità il paese per la giornata contro la violenza sulle donne, proclamata per il 25 novembre. In quel giorno, la Polizia di Stato, presenta a Catania, capoluogo della regione dove ci sono più casi della violenza, la quinta edizione della brochure “Questo non è amore”. La campagna contro questo fenomeno.
Le iniziative di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne
Nella Città Metropolitana veneziana, si muove il comune con una vera e propria maratona di solidarietà all’M9, lunga più di 8 ore. Dalle 10:30 del mattino alle 19:00 di sera, con ospiti e testimonianze degli operatori che soccorrono le donne maltrattate.
Nella Riviera del Brenta, lo sportello anti violenza e i comuni di Mira, Campagna Lupia, Camponogara, Dolo, Fiesso D’artico, Fossò, Pianiga, Strà, Vigonovo, hanno promosso la campagna di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne “Noi siamo con te”, invitando i negozi ad esporre una locandina con il numero da comporre per chiedere aiuto. A Noale, le iniziative di sensibilizzazione sono già partite al 20 novembre e si concluderanno a fine mese. Sono 89 le donne che segnalano ogni giorno i maltrattamenti subiti in tutta Italia, secondo i dati raccolti dalla divisione anticrimine delle questure.
Nel 62% dei casi si tratta di violenze domestiche, mentre in un caso su 2 è stata usata un’arma da taglio. Dal 2020, in oltre, le donne uccise che lasciano bambini piccoli, sono cresciute dal 25% al 40$. In questi mesi, la Polizia di Stato, grazie al Protocollo Zeus, indica anche agli uomini un percorso utile per uscire dal ciclo della violenza. Una strada per gestire la loro rabbia.
L’intervento di Francesco Messina del reparto centrale anticrimine
“Aiutiamo le donne a difendersi e prima che sia troppo tardi, interveniamo sugli uomini che le minacciano. Grazie ad iniziative come il Protocollo Zeus, la Polizia di Stato, oggi, agisce anche per il recupero del maltrattante. Possiamo abbattere il rischio di recidiva perché la sfida contro il femminicidio, si gioca esclusivamente nel campo della prevenzione”.
Ha concluso Lamberto Giannini. “Noi siamo qui per te. Noi siamo qui con te. Non metterti in un angolo. Parlane, noi ti ascolteremo. Perché il silenzio aiuta l’aguzzino, mai la vittima”.