Giuseppe Sacco, digitalizzazione giudiziaria: al via i processi telematici

Torniamo a puntare i riflettori sul funzionamento della giustizia veneziana. Dall'ultimo lockdown che ha di fatto paralizzato la giustizia sono stati molti progressi e grazie alle app sono stati sciolti nodi decennali. Ne parliamo con il presidente dell'ordine degli avvocati di Venezia, Giuseppe Sacco

Con Giuseppe Sacco, Presidente dell’Ordine degli avvocati di Venezia, tratteremo l’attività di avvocato e di vita giudiziaria durante il Covid.

Digitalizzazione giudiziaria

“Quest’anno è stato difficile ma comunque pieno di opportunità. Le opportunità sono state colte nell’informatica con il processo civile telematico già sperimentato. Stiamo provando ad usare il processo telematico sia amministrativo, penale e tributario. Si va a depositare in Cassazione e non a Roma”

Continua Giuseppe Sacco: “Il passaggio telematico ha varie fasi, frutto della pandemia. Come possiamo pensare di essere in tribunale tutti alla stessa ora con le stesse cose da fare? Bisogna prendere degli appuntamenti, quindi ci siamo inventati un’app affinchè l’avvocato fosse agevolato nel prendere appuntamenti. Così il magistrato, una volta finita l’evento, manda un imput sull’app all’avvocato per avvertirlo. Le lunghe code davanti al magistrato sono ormai così regolate.”

La complessità odierna

“Il contenzioso sta calando molto, frutto di una crisi economica e sicuramente anche alla pandemia. C’è di sicuro una necessità di riformare il mondo della giustizia. Noi abbiamo avuto anche l’opportunità di razionalizzare alcune situazioni. Ad esempio, il processo via web, ha evitato una serie di udienze ripetitive che oggi riusciamo a fare scambiando delle memorie o con delle udienze rapide con un collegamento senza spostarsi dagli uffici.”

I dati sensibili

“Il ministero ha fatto un investimento nel quale si è reso conto che c’era un gap tecnologico: i collegamenti con le resti dell’informatica ministeriale devono essere protetti. Dare a dei pc personali di accedere a certi dati era impossibile, avrebbe resa insicura la rete. Il ministero si è dotato di pc che ha dato ai cancelleri e segretari in smart working. Ciò ha reso importante e funzionale lo smart working. Prima invece erano impossibilitate ad accedervi.”

La difesa in aula

L’avvocatura vuole far passare un messaggio molto chiaro: ” Il magistrato e l’avvocato devono confrontarsi in aula, in udienza, soprattutto nelle materie penali e del lavoro. Un penalista non può non accedere al confronto diretto e in presenza con il magistrato. Le arringhe sono storicamente fondamentali.”

La riduzione del personale

“Il prossimo mese si arriverà ad una scopertura del personale del 50%. E’ impossibile gestire un tribunale con una carenza del genere, trasferimenti, pensionamenti a raffica, concorsi vinti. Inoltre le ultime assunzioni dei cancellieri sono avvenute 20 anni fa, quindi i cancellieri più giovani hanno 50 anni. Andando in pensione a 65, c’è un gap di riduzione evidente e più ampio. Il recovery found non è una soluzione.”

La soluzione

“Io sono convinto che se si fa ‘struttura’, si può risolvere. Il mio auspicio è che il nuovo presidente del consiglio Draghi venga appoggiato per portare in Europa idee chiare e funzionali. Che ci portino da qui ad un futuro a lungo termine”

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