In strada UIL e CGIL contro il nuovo DDL sicurezza

Il DDL Sicurezza, approvato dalla Camera, introduce restrizioni alla manifestazione e nuove pene, suscitando preoccupazioni tra i sindacati per la tutela delle libertà fondamentali

Domani, 25 settembre, è prevista una manifestazione indetta dalla UIL e dalla CGIL per esprimere forte dissenso nei confronti del DDL “Sicurezza” recentemente approvato dalla Camera.

Una situazione delicata

La situazione è particolarmente delicata, secondo Roberto Toigo, segretario della UIL Veneto, poiché le nuove disposizioni rischiano di limitare le libertà fondamentali, inclusa quella di manifestare.

Toigo sottolinea che le restrizioni proposte nel DDL, come l’ampliamento delle pene per chi blocca strade o occupa spazi pubblici, possono avere un impatto negativo sulla democrazia. In un contesto di crescente precarietà lavorativa e di problemi di sicurezza sul lavoro, la possibilità di manifestare diventa un canale essenziale per far sentire la voce dei lavoratori

. «Quando ci sono situazioni gravi come perdite di posti di lavoro, è necessario che l’opinione pubblica si accorga della nostra presenza e delle nostre istanze», afferma Toigo.

DDL sicurezza e i rischi per la democrazia

Le preoccupazioni della UIL e della CGIL riguardano in particolare la criminalizzazione di comportamenti di protesta, che possono trasformare le manifestazioni pacifiche in azioni punibili penalmente.

Le nuove norme, come il reato di occupazione arbitraria di immobili e il potenziamento delle sanzioni per il blocco stradale, sembrano mettere a rischio il diritto di esprimere dissenso, un elemento cruciale della partecipazione democratica.

Mobilitazione e sensibilizzazione

Toigo e i rappresentanti sindacali stanno organizzando presidi in diverse province per sensibilizzare le istituzioni e i cittadini su queste problematiche.

La UIL Nazionale sta monitorando la situazione, pronti a intervenire per difendere i diritti dei lavoratori e garantire che le manifestazioni rimangano uno strumento legittimo e vitale per la democrazia.

Con la manifestazione di domani, si alza un grido di allerta contro le restrizioni e per la salvaguardia delle libertà civili in un momento di crisi.

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