Oggi, all’Isola Nuova del Tronchetto, sono state presentate la Smart Control Room e la nuova sede della Polizia locale di Venezia, alla presenza delle autorità civili e militari cittadine.
Smart Control Room
La Smart Control Room di Venezia è una sorta di “torre di controllo” nella quale confluisce in tempo reale un’imponente quantità di dati: dal numero delle persone presenti in città al numero e tipologia di barche nei canali della città storica, dai passaggi ed eventuali ritardi dei mezzi pubblici stradali e acquei al controllo del flusso turistico, dalle previsioni metereologiche alla situazione dei parcheggi. Tutti questi dati vengono poi rielaborati, garantendo il rispetto della privacy, per ottimizzare i servizi pubblici e progettarne di nuovi, basandosi su dati scientifici.
Inoltre la piattaforma raccoglie dati e flussi video provenienti dalle diverse centrali e sensori dislocati sul territorio e dalle varie strutture che hanno all’interno della Smart Control Room un pool di operatori esperti: Actv/Avm, Centro Maree, Comune, Polizia Locale, Protezione Civile, Venis e Veritas. Tutte queste informazioni vengono rappresentate visivamente sui video wall della Control Room, consentendo agli operatori in tempo reale di verificare tutte le eventuali criticità. Si tratta, quindi, di una struttura complessa che integra in un unico sistema di monitoraggio tutte le centrali della rete del trasporto pubblico e il sistema di videosorveglianza della centrale operativa della Polizia locale.
Nuova sede della Polizia Locale
“Oggi presentiamo la nuova sede della Polizia locale – ha detto il comandante generale Marco Agostini – si tratta di un progetto adeguato ai tempi, efficace ed efficiente, che, grazie all’integrazione della Smart Control Room, ci consente di avere sotto controllo la gestione quotidiana dei servizi e della viabilità in centro storico e in terraferma. La nuova centrale è il cuore pulsante del Corpo, costituisce quanto di più avanzato esiste oggi nel nostro Paese. All’interno del nuovo Comando è presente anche una sala formazione che può accogliere fino a 88 persone, 50 in questo periodo di emergenza che impone il distanziamento.
La darsena ci permette di avere ad uso esclusivo un ormeggio sicuro per la nostra flotta, mentre nel piano interrato sono presenti spogliatoi moderni, un’armeria, lo spazio di addestramento, una sala di identificazione e fotosegnalamento e un’area detentiva costituita da sette camere di sicurezza videosorvegliate, dotate di servizi igienici, realizzate seguendo le norme vigenti, uno spazio dignitoso e sicuro dove trattenere tutti gli arrestati e i fermati. Ringrazio tutti coloro che si sono adoperati alla realizzazione di questa opera, da qui proseguirà l’impegno del Corpo per garantire la sicurezza e la vivibilità della nostra città”.
Il progetto
Il progetto, un mix di tecnologia e sicurezza, è stato finanziato in parte con fondi europei del Pon Metro (oltre 5 milioni) e in parte con risorse del Comune e rientra in un piano più generale di quasi 20 milioni, per dare nuova funzionalità a un’area considerata strategica per la città. I lavori sono stati eseguiti da Insula Spa mentre il gruppo TIM e Venis Spa si sono occupate della parte tecnologica.
Tim
“Questa importante partnership – ha spiegato Alessandro De Sanctis, responsabile Sales Public Sector Nord Est di TIM – aggiunge ulteriore valore al ruolo di Tim, che mette a disposizione le sue competenze tecnologiche e le sue infrastrutture più avanzate per lo sviluppo di nuove soluzioni digitali al servizio delle città e del territorio, proponendosi come partner di riferimento per le Pubbliche Amministrazioni e le imprese”.
Venis
“Venis Spa ha confermato il suo ruolo di braccio operativo digitale del Comune – ha aggiunto l’amministratore unico, Paolo Bettio – Siamo riusciti a ottimizzare al massimo le risorse e le sinergie tra le società partecipate, attraverso il loro coordinamento e la condivisione di dati. Venezia è l’unica città italiana che è riuscita a spendere tutti i contributi messi a disposizione dalla Comunità Europea sull’asse dell’agenda digitale.
Non solo, abbiamo nuove idee e progetti pronti a essere realizzati, con ricadute importanti a favore della cittadinanza. Ringrazio tutti i dipendenti e dirigenti di Venis che si sono dedicati a questo progetto anche durante il Covid-19, in particolare Marco Bettini e Alessandra Poggiani, il collaudatore Valerio Zingarelli e la struttura del Comune e delle partecipate. Ora guardiamo con attenzione cosa accadrà sul fronte del Recovery Fund, se arriveranno ulteriori contributi sappiamo già come investirli”.