700 ettari di bosco distrutto è il bilancio del terribile incendio ad Agordo, ora si temono smottamenti con l’arrivo del maltempo
Bilancio terribile ad Agordo di quello che è stato definito l’incendio più grave degli ultimi trent’anni. Sedici le persone evacuate, 700 ettari di bosco della valle di San Lucano distrutti e 200 uomini al lavoro con 4 canadair e 4 elicotteri dei vigili del fuoco.
Ieri pomeriggio a Taibon è giunto per un sopralluogo anche il sottosegretario del ministero all’ambiente Vannia Gava perchè l’emergenza è tutt’altro che finita.
Il rogo è delimitato ma il meteo prevede l’arrivo di rovesci che potrebbero causare smottamenti e frane. L ‘aria inoltre presenta un’alta concentrazione di polveri sottili tutt’altro che salubri. Proprio l’aria potenzialmente tossica ha reso necessario lo sfollamento di sedici persone dalla borgata di Col di Pra e non si sa per quanti giorni rimarranno fuori casa, ma potranno tornare nelle loro case per prendersi oggetti o dar da mangiare agli animali che restano in valle.
Tra gli sfollati il più anziano di 92 anni ha lasciato la sua casa spontaneamente il mercoledì pomeriggio, trovando ospitalità presso una nipote. Ha confessato di aver avuto paura quando ha visto le fiamme. Salvati i due escursionisti rimasti bloccati nel bosco per una notte.
Per i soccorritori è arrivata un altra buona notizia quando una terza persona che sembrava dispersa ha telefonato in municipio a Taibon per rassicurare tutti. Aveva abbandonato la tende con macchina fotografica e obiettivi vari ed è riuscito a ridiscendere il percorso il più velocemente possibile. I due escursioni Andrea e Michel hanno raccontato di aver visto le fiamme avvicinarsi rapidamente e di aver seguito le istruzioni dei soccorritori. Si sono scavati nel terreno una sorta di branda e hanno respirato attraverso una maglietta bagnata.