Il Mar Mediterraneo, una delle aree più sfruttate d’Europa
A livello globale, una pesca sempre più industrializzata e un’acquacoltura intensiva stanno portando al collasso di molte specie ittiche e a pesanti impatti ambientali per gli ecosistemi acquatici.
Il Mar Mediterraneo è in ambito Europeo tra i bacini più sfruttati. Alcune stime dicono che oltre il 90% degli stock ittici è sovra sfruttato. Gli italiani sono all’ottavo posto in Europa per il consumo pro-capite dei prodotti ittici l’anno, ma siamo invece primi per spese. Molto pesce consumato in Italia è infatti di provenienza estera.
Criteri essenziali e buone abitudini per un consumo sostenibile
Queste abitudini vanno contro alcuni valori sui quali la sostenibilità del consumo dei prodotti ittici si fonda. Le metodologie di allevamento e le tecniche di pesca devono avere un impatto ambientale ridotto.
Le specie vendute devono aver raggiunto almeno la taglia di prima riproduzione e non appartenere a uno stock sovrasfruttato. La distanza tra il luogo di cattura e quello di consumo deve essere minima e deve essere garantito il giusto reddito a chi ha pescato e a chi ha venduto il prodotto.
Itticosostenibile, una realtà da scoprire e da seguire
Un consumo diverso è quindi possibile informando correttamente il consumatore, privilegiando operatori responsabili, valorizzando i sistemi di pesca tradizionali e a basso impatto. Consumare pesce in maniera sostenibile è possibile.
Ciascuno di noi, attraverso le nostre abitudini alimentari, può contribuire alla salvaguardia dell’ambiente marino. Consulta il sito itticosostenibile.com
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