Ancora una volta il territorio non è preparato all’arrivo dei profughi e alla loro accoglienza, queste scelte rischiano l’effetto “boomerang”. Jacopo Molina ieri è stato in visita all’ex scuola di Trivignano destinata ad ospitare i prossimi migranti in arrivo, e comprende le preoccupazioni dei cittadini: Trivignano non ha risorse né preparazione adatta a far fronte a situazioni d’emergenza come questa. Jacopo Molina: “ancora una volta, come già accaduto al Lido, i cittadini hanno protestato per paura, e la scelta di continuare a “piazzare” i bisognosi in ogni posto libero del territorio senza un’adeguata preparazione strutturale e partecipativa della cittadinanza rischia di tornare indietro con un pericoloso effetto boomerang. La gente è già scesa in strada, occorrono strutture protette e adeguate che in Veneto purtroppo, sono esaurite. Il Ministero dell’Interno deve prender atto della situazione e delle volontà dei territori, non continuare ad imporre dall’alto numeri che non trovano riscontri effettivi nella realtà. Non possiamo arrivare alle “tendopoli” e occorre dichiarare lo stato di “emergenza”, non solo a parole. Siamo sul filo del rasoio e situazioni come queste rischiano di sfociare in una lotta popolare che niente ha a che vedere con la solidarietà o le direttive europee”.