È nato il primo tartarughino uscito dal nido di uova deposto dalla tartaruga Caretta Caretta sulla spiaggia di Jesolo. Lo hanno chiamato Luca, in omaggio al bagnino Luca Celotto, che ha fatto per mesi da guardia alla covata. Il suo è un interesse legato anche alla sua facoltà di studi, biologia marina, e gli è costata una nottataccia. Sì, perché quando si nasce non si guarda l’orologio. La schiusa è cominciata circa alle 20 circa di mercoledì sera, ed è ancora in corso.
Da tempo l’area era stata recintata per proteggere l’area dai bagnanti, e ora anche il corridoio che porta al mare è strettamente sorvegliato. Perché, si sa, molti tartarughini muoiono prima di raggiungere il mare, mangiati dai gabbiani.
E le insidie in acqua continuano, rappresentate non solo da altri predoni ma anche da rifiuti e reti da pesca. Si stima che ogni anno almeno 40mila tartarughe nel Mediterraneo muoiano perché catturate accidentalmente da attrezzi da pesca.
Un evento senza precedenti
La schiusa delle uova a Jesolo è eccezionale. Non soltanto perché si tratta di una specie a rischio estinzione, e in Italia i nidi sono qualche decina, ma anche perché non era mai successo che una femmina scegliesse di nidificare così a nord dell’Adriatico.
Uno spettacolo sulla costa jesolana, che potrebbe durare forse fino a domani, essendo 80 le uova ancora da schiudersi.