In occasione del Venerdì Santo, vi proponiamo “La crocifissione” una poesia recitata per noi da Agnese Zanetti. L’autore è Giuseppe Fanciulli, uno scrittore toscano della fine dell’800
La poesia “La crocifissione”
Sul Calvario tre croci hanno piantato,
e Gesù Cristo ha un ladro da ogni lato.
Ma dice, e gli occhi suoi al cielo vanno:
“Padre perdona, perchè non sanno quello che fanno”.
Mentre gli sgherri aspettano la sua morte,
le vesti di Gesù tirano a sorte.
Il popolo indugiava a riguardare
e tutti lo volevano beffare.
Persino uno dei ladroni lo scarnì:
“Sei Cristo?” – disse – “vola via di qui!” Ma l’altro mormorò:
“Oh buon Gesù,
non mi scordar quando sarai lassù …”
Disse Gesù, piegando il dolce viso:
“Oggi sarai con me su in paradiso”
Era già l’ora sesta e fece notte.
La tenebra durò infino nona;
trema la terra, tutto il cielo rintrona.
Gesù In quel punto mandò un alto grido:
“Padre, lo spirito tuo ti confido!
Poi la sua fronte da un lato reclinò
e sulla croce per tutti spirò.
Giuseppe Fanciulli
Conosciuto anche con lo pseudonimo di Mastro Sapone. Nato a Firenze l’8 marzo 1881 e morto a Castelveccana il 18 agosto 1951. E’ stato un pedagogista e scrittore italiano, in particolare autore di libri per l’infanzia.
Dal 1906 fu il redattore de “il Giornalino della domenica” fino a quando le pubblicazioni furono sospese nel 1911. Collaborò successivamente al Giornalino quando rinacque nel 1918.
A partire dalla morte nel 1920 di Luigi Bertelli, con lo pseudonimo di Vamba ne divenne direttore fino al 1924. Nel 1940 scrisse per la S.E.I. editore “L’Eroica vita di Italo Balbo” narrata ai giovani e nel 1941 scrisse una biografia di Don Bosco.