“Il ballo è servito”, il programma in onda su Radio Venezia tutti i giorni (fra le 12.00 e le 14.00), con Sante lo chef della musica, vi propone: la Pappa al Pomodoro di Valeria Piccini, chef a due stelle Michelin del ristorante Caino di Montemerano (Grosseto), una “cuoca neorurale”, come è stata definita di recente, sarebbe infatti riduttivo chiamarla “autodidatta” perché Valeria nella sua vita si è nutrita di viaggi, pellegrinaggi gastronomici, insegnamenti di ristoratori e professionisti del suo territorio, lo stesso da cui trae ispirazione e al quale restituisce le proprie creazioni.
Un piatto della memoria che piaceva tanto alla nonna
La sua Pappa al Pomodoro, ad esempio, è un piatto della memoria: piaceva tantissimo alla nonna Ada, che lavorava in campagna con i suoi genitori. D’estate la preparava con i pomodori freschi, che conferiscono un gusto più intenso e un bel colore rosso, in inverno invece con i pomodorini appesi, che adesso non fa più nessuno. Come tutte le zuppe di origine toscana, era molto utile per recuperare il pane raffermo, che non si poteva assolutamente buttare! Per 4 persone:
- 1,2 kg di pomodori San Marzano maturi
- 500 gr di pane raffermo e privo di crosta
- 300 gr di olio extravergine d’oliva
- ½ cipolla bionda / 1 costa di sedano
- 2 spicchi di aglio / basilico in abbondanza
La Pappa al Pomodoro di Valeria Piccini la si fa così
Procedimento: affettate la cipolla e fatela appassire con metà dell’olio, insieme all’aglio pelato e al sedano spezzettato grossolanamente, unite i pomodori a pezzettoni e fate andare per circa mezz’ora. Macinate il sugo ottenuto (deve risultare abbastanza liquido) con il passaverdure, aggiungete il pane a pezzettini fuori dal fuoco, in modo che si bagni, salate e fate intiepidire, poi profumate con il basilico e il resto dell’olio.
Quando si inzuppa il pane, la passata deve essere bollente, ma non va mai rimessa sul fuoco, se no diventa una colla. E’ buonissima con le alici, o con filetti di baccalà e scaglie di pecorino o parmigiano, guarnita con della salsiccia sbriciolata.