Sanità pubblica, liste d’attesa e la telemedicina: parla Szumski

Ospite di questa puntata di "Sanità Eccellente per Tutti" condotta da Luigi Gandi è il Dottor Riccardo Szumski, medico di base che ci riporterà la sua esperienza su quello che funziona e che non funziona e che è da riformare nella sanità pubblica.

Ospite di questa puntata di “Sanità Eccellente per Tutti” condotta da Luigi Gandi è il Dottor Riccardo Szumski, medico di base che ci riporterà la sua esperienza su quello che funziona e che non funziona e che è da riformare nella sanità pubblica.

La sanità pubblica

Per quanto riguarda i sindacati dei medici, il dottor Riccardo Szumski afferma che “I medici hanno un problema, quando è ora di fare discussione, i medici non fanno lo sciopero – nei limiti previsti perchè non è un mestiere in cui puoi fare sciopero, nono puoi lasciare la gente senza assistenza – rifiutandosi di fare varie questioni potrebbero mettere in difficoltà i cittadini.”

Il conduttore e il medico inoltre commentano sui problemi presenti nella sanità pubblica e le liste d’attesa infinite negli ospedali e nei centri medici. Secondo Riccardo Szumski, i pazienti andrebbero seguiti da medici di fiducia che conoscono la storia medica del paziente e sanno cosa curare e come. “Così aveva senso la medicina generale, sennò era meglio mettere un computer in cui uno inserisce i dati e ha la risposta.”

La telemedicina

Successivamente Szumski commenta anche sulla telemedicina. “Devo dire che adesso hanno anche sdoganato la telemedicina, ma non nel senso buono. Io non sono contro la tecnologia, anzi, ma se con il medico parli solo via videochiamata, mi pare che uno ti dica, ‘tossisca, forse è una bronchite’, poi se è broncopolmonite, un enfisema, uno scompenso cardiaco (non si sa), perchè il fulcro della medicina è visitare il paziente, secondo me.”

Gandi commenta che manca l’approccio ancora olistico di Ippocrate, storico, quando il medico italiano non aveva ancora un approccio ancora troppo specialistico, ma una visione generale e una buona conoscenza del paziente. “Via rete questo non è possibile, sarà possibile operare con la telemedicina, con i robot.” commenta Gandi.

“Con i robot tu puoi operare anche oltre oceano, questo e fattibile e positivo. Perchè magari uno è specializzato e riesce da Huston, faccio un esempio, a operare a Milano. È già successo e succede, quello è il vantaggio. Ma è quando hai già fatto la diagnosi, quando devi intervenire in maniera particolare, quando devi ridurre l’impatto del tuo danno al minimo per poter ottenere un risultato ottimale.” conclude il dottor Riccardo Szumski.

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