Serbo-croati gli autori del furto di gioielli della Collezione Al Thani

La polizia sarebbe sulle tracce dei malviventi, autori del furto di gioielli della collezione Al Thani avvenuto il 3 gennaio scorso

Sarebbe una banda di varie persone di nazionalità croata e serba la responsabile del clamoroso furto di gioielli della collezione Al Thani compiuto il 3 gennaio scorso a Palazzo Ducale, a Venezia, durante la mostra “Tesori dei Moghul e dei Maharaja”.

La teca nella sala dello Scrutinio da cui sono stati sottratti una coppia di orecchini e una spilla in diamanti, oro e platino sarebbe stata trovata aperta dai ladri al momento del furto. Una circostanza che lascia pensare alla presenza di una talpa interna.

Maria Cristina Gribaudi Presidente della Fondazione Music Civici ha dichiarato che il personale ha dato ampia collaborazione agli investigatori, anche se le teche erano sotto il controllo della Donazione Al Thani, organizzatrice della mostra, tanto che il personale non le spolverava nemmeno.

A rubare materialmente i gioielli sono stati in due hanno agito dalle 10.03 alle 10.08. I banditi si stavano già mescolando tra la folla quando alle 10.10 le porte del museo sono state chiuse.

Su quello che è stato definito il colpo del secolo non tanto per la refurtiva quanto per la collezione colpita a quella del Qatar unica al mondo, ha cominciato a lavorare la squadra di investigatori che ha risolto il furto dei quadri del museo di Castelvecchio del 2015.

Secondo quanto ricostruito dalla Squadra Mobile, i banditi, dopo aver messo a segno il furto, sarebbero riusciti a fuggire all’estero. Ora i ladri sono stati identificati, ma il bottino un paio di orecchini e una spilla dal valore forse non sarà recuperato. Si tratta di due pezzi di una collezione privata di Hamad Bin Abdullah Al Thani, membro della famiglia reale del Qatar e per questo potrebbero aver fruttato anche un milione di euro.

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