Lando Arbizzani: raccontare Marghera ai giovani

"I giovani non sanno cosa vuol dire Marghera. Ho voluto puntare l'attenzione sul lato umano"

Lando Arbizzani, parla di come è venuta l’idea di raccontare la sua esperienza nel libro “Porto Marghera: una vita”.

Attraverso il secolo del Novecento, la storia di Marghera è andata divaricandosi e assai intricandosi per risolversi, alla fine, nel vortice della globalizzazione, in un museo di archeologia industriale. Il prezzo pagato, oltre che economico industriale, è stato ed è soprattutto, come testimonierà in questa puntata il nostro gradito ospite, un prezzo umano e di identità sociale. Abbiamo come ospite una stella al merito del lavoro: Lando Arbizzani. Ci racconterà con i suoi occhi e con la sua vita, con la sua esperienza, l’evoluzione negli anni di Porto Marghera.

Chi è Lando Arbizzani

Lando Arbizzani: Consigliere Nazionale Federazione Maestri del Lavoro. Nato nel 1939, inizia a lavorare a 14 anni. Frequenta corsi serali di disegno e chimica e a vent’anni è operaio specializzato per la Saipem di Porto Marghera. Dal 1978 è assistente tecnico per tutta la zona del nuovo petrolchimico, nel 1988 diventa imprenditore. Maestro del lavoro dal 2009, è pilota di aliante e fotografo.

Il libro

Alla fine della tua carriera professionale hai scritto un libro dal titolo Porto Marghera: una vita. Perché hai sentito questa esigenza?

“È una cosa che viene un po’ da lontano cioè. Nel 2012 avevo presentato un video che era destinato alle scuole. In questo video facevo la storia dei 100 anni, più o meno, di Porto Marghera. Proiettandolo al Pacinotti, davanti a cinque classi in aula magna, mi sono reso conto, sgomento, che nessuno di loro sapeva cosa volesse dire Porto Marghera e quanta gente ci aveva lavorato. Da qui è venuta l’idea di fare questa testimonianza scritta, per distribuirla nelle scuole

Non per un discorso personale, ma per dare l’aspetto umano, perché di tecnica si è parlato anche troppo, le migliaia di tonnellate, l’inquinamento, le fabbriche. Ma io ho voluto puntare l’attenzione sull’aspetto umano del lavoro. Sulla carriera mia personale che di pari passo ha preso le stesse mosse dello sviluppo dell’azienda dove ho passati i miei anni” ha detto Lando Arbizzani.

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