Le donne italiane sgobbano gratis

Secondo un’indagine Ocse fra i Paesi avanzati, l’Italia è al quarto posto per numero di ore di lavoro non pagato svolto dalle donne fra le mura domestiche.

Le donne italiane svolgono il triplo delle ore di lavoro “non pagato” rispetto agli uomini e con oltre cinque ore ogni giorno, il nostro è il quarto Paese fra quelli dell’Ocse nel quale le signore compiono più attività extra lavorative, come la cura della casa. Lo rivela una ricerca dell’organizzazione sulla condivisione del lavoro in famiglia.

Che il gentil sesso lavori di più in casa è vero un po’ ovunque, meno nei soliti “virtuosi” paesi nordici come Svezia e Norvegia, nei quali il divario si assottiglia: circa due ore e mezza di lavoro non pagato per gli uomini e tre per le donne. Disparità molto accentuata, oltre che da noi, in Messico, Turchia, Portogallo, Giappone e Corea del Sud. 

Da sottolineare che il problema della disparità nelle ore di lavoro non pagato fra maschi e femmine tende a essere più pronunciato nei Paesi in cui il tasso di occupazione in rosa è più basso. Secondo l’indagine, però, anche quando una donna spende sul posto di lavoro lo stesso numero di ore dell’uomo è lei a sbrigare il maggior numero di faccende domestiche.

In Italia, le ore di lavoro non pagato svolte dalle signore sono, quale che sia la loro condizione occupazionale, sempre almeno il doppio rispetto a quelle degli uomini. Nella fascia d’età 25/44 anni, le donne che lavorano oltre 45 ore alla settimana, spendono comunque quasi quattro ore ogni giorno in lavori “extra” non pagati, mentre per le disoccupate, le ore quotidiane salgono a otto.

I dati confermano una tendenza per le donne a occupare gran parte del loro tempo nelle faccende domestiche, un sovraccarico che potrebbe penalizzarle nel mondo del lavoro e renderle meno competitive.

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